Crescono i casi di attribuzione scriteriata del beneficio del reddito di cittadinanza. In provincia di Lecce dichiarazioni false da parte del C.A.F., si bara sui requisiti di accesso.
Lecce – Proseguono i controlli delle Fiamme gialle del comando provinciale finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e delle frodi in materia di percezione del reddito di cittadinanza.
I Finanzieri della Compagnia di Otranto hanno concluso un’attività di polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Lecce che ha consentito di scoprire presunti illeciti commessi da centinaia di persone che avrebbero illegittimamente richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza.
In particolare, è stato accertato che numerosi cittadini stranieri, con la sospetta complicità di un centro di assistenza fiscale salentino, avrebbero dichiarato falsamente di possedere il requisito della residenza in Italia da oltre 10 anni, di cui gli ultimi due continuativi.
L’ipotizzata frode ammonta a oltre 2,2 milioni di euro, dei quali 1,6 milioni già indebitamente percepiti, mentre la restante somma è stata bloccata grazie al tempestivo intervento delle Fiamme gialle salentine, con la segnalazione al competente I.N.P.S. per l’interruzione delle erogazioni in corso e per il recupero delle somme già percepite.
La complessiva attività ha consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria oltre 300 soggetti risultati presunti illeciti percettori del beneficio economico, nonché 3 dipendenti del C.A.F. per l’ipotesi di reato di “peculato“. È stato altresì proposto dai Finanzieri il sequestro preventivo per equivalente delle somme illecitamente ottenute.