Recensioni online, stop ai giudizi fake: chi scrive dovrà dimostrare di aver utilizzato il prodotto o il servizio

Arriva la stretta del Governo: le opinioni saranno regolamentate e gli utenti dovranno fornire prova della loro identità. Nel settore turistico influenzano l’andamento dei prezzi delle camere.

Svolta sulla regolamentazione delle recensioni online nella prima legge annuale sulle piccole e medie imprese (PMI), attesa al Consiglio dei Ministri. La nuova normativa mira a contrastare le pratiche scorrette legate alle recensioni online, diventate centrali nelle decisioni d’acquisto di prodotti e servizi. Saranno introdotte misure per garantire la trasparenza e l’autenticità dei commenti. I consumatori dovranno dimostrare di aver utilizzato effettivamente un prodotto o servizio per lasciare una recensione e rispettare requisiti di dettaglio e pertinenza.

Le recensioni potranno essere contestate dagli imprenditori in caso di violazioni o aggiornate dopo due anni, se le criticità segnalate sono state risolte. Inoltre, sarà vietata la compravendita di recensioni, e le piattaforme saranno soggette a regolamentazioni specifiche sotto la supervisione dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che avrà poteri investigativi e sanzionatori.

Nel settore turistico, le recensioni giocano un ruolo chiave nell’influenzare scelte e prezzi. Secondo Denis Siric, direttore generale di Hotel Klinik, le risposte personalizzate alle recensioni aumentano la fiducia dei clienti e contribuiscono a migliorare la reputazione online. Un esempio pratico mostra che un miglioramento della valutazione su piattaforme come TripAdvisor può portare a un incremento del prezzo delle camere fino al 13%.

Le recensioni non sono solo un’opinione, ma un vero strumento economico che influenza le performance delle imprese, rendendo la gestione e il monitoraggio delle interazioni online un elemento strategico per il settore.

La legge include anche misure per semplificare e incentivare l’aggregazione tra imprese, promuovendo il trasferimento delle competenze alle nuove generazioni. Tra le novità, il rifinanziamento della legge Sabatini con 1,7 miliardi di euro (2025-2029) e miglioramenti al Fondo di Garanzia, che ha già attivato quasi 30 miliardi di finanziamenti bancari.

L’obiettivo dichiarato dal Governo è semplificare la burocrazia, facilitare l’accesso al credito e rafforzare la competitività delle PMI, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide del mercato e favorire la crescita economica del Paese.

Queste misure promettono di segnare un punto di svolta, non solo per il mondo digitale, ma anche per lo sviluppo e la sostenibilità delle piccole e medie imprese italiane.

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