Le giovani vittime vivevano in un clima di terrore e non denunciavano per il timore di ritorsioni. L’intervento dei carabinieri.
Brescia – Erano terrorizzati dalla possibilità di ritorsioni: per questo non denunciavano nulla. Ma a scoprire il clima di grave intimidazione in cui viveva un gruppo di ragazzini della Val Trompia, nel Bresciano, sono stati i carabinieri.
A crearlo un altro gruppo di giovani, tutti fra i 18 e i 22 anni, che ora rischiano l’incriminazione per rapina, estorsione, tentata estorsione, lesioni personali, porto di armi o oggetti atti ad offendere. Il gip di Brescia ha disposto per uno di loro la custodia in carcere, per un altro i domiciliari e per cinque l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il gruppo di teppisti si muoveva tra Gardone Val Trompia, Villa Carcina e Sarezzo, paesi della Val Trompia in provincia di Brescia. Le vittime erano coetanei o minorenni presi di mira e rapinati, e tutti troppo spaventati per denunciare gli episodi subiti per paura di ritorsioni da parte degli autori, hanno spiegato gli inquirenti. Ora per fortuna per le vittime l’incubo è finito.