Rapinarono coppia di anziani nella loro villa a Castelnuovo del Garda, 5 in manette

L’episodio nel maggio 2023. Due dei malviventi sono entrati fingendo di essere militari della Gdf incaricati di un controllo.

Verona – Hanno immobilizzato e imbavagliato una coppia di anziani nella loro villetta a Castelnuovo del Garda (VR) per rapinarli e poi darsi alla fuga. Ma ora per cinque uomini, di età compresa fra i 20 e i 72 anni, residenti in Sicilia e nel Bresciano, sono scattate le manette per rapina aggravata.


Due dei rapinatori, in particolare, si sono finti militari della Guardia di Finanza, simulando un controllo di polizia nella villa delle due vittime. Quest’ultime, tratte in inganno dagli abiti e dal distintivo indossati dai due uomini, consentivano loro l’ingresso ai quali, in modo repentino, si associavano altri due soggetti che con forza spingevano gli anziani coniugi all’interno dell’abitazione. Una volta all’interno i rapinatori, tre dei quali poi travisatisi con passamontagna, spingendo ed immobilizzando i coniugi sul divano con delle fascette da elettricista e piantonandoli con la minaccia di una pistola semiautomatica ed un taser, si impossessavano della somma di 500 euro in contanti, di una carabina e di una collanina d’oro strappata dal collo di uno dei coniugi. Successivamente, prima di darsi alla fuga, i rapinatori imbavagliavano le vittime e le chiudevano all’interno del bagno dello scantinato.

Le vittime riuscivano a liberarsi e a dare l’allarme, facendo scattare le indagini da parte dei carabinieri di Peschiera del Garda. Nel corso della perquisizione compiuta carico di uno degli indagati, il 72enne residente nella provincia di Brescia, sono state rinvenute e sequestrate diverse armi da fuoco (pistole e fucili), munizionamento e silenziatori artigianali, provento di altrettanti furti compiuti nelle province di Verona, Brescia e Bolzano; peraltro, due dei fucili sequestrati sono risultati modificati in fucili a canne mozze, al fine di aumentarne la potenzialità offensiva.
L’articolata attività d’indagine compiuta dai Carabinieri sotto le direttive della A.G. scaligera ha permesso di disarticolare la tipica “banda in trasferta” composta da sei soggetti e, alla luce degli elementi indiziari sin qui acquisiti, non si escludono ulteriori sviluppi.

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