Dopo un inseguimento e brevi quanto meticolose indagini i militari della Compagnia di Siracusa hanno arrestato i quattro presunti autori di una rapina in villa recuperando la refurtiva e restituendo l’auto utilizzata per il crimine al legittimo proprietario.
Siracusa – I carabinieri del nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia aretusea, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Siracusa, su richiesta della locale Procura, nei confronti di tre catanesi e un siracusano, gravemente indiziati di aver consumato, in concorso, una rapina all’interno di una villetta della zona Fanusa – Arenella nel mese di gennaio 2023, con il sequestro degli occupanti. Il provvedimento cautelare in parola compendia una complessa ed articolata attività d’indagine avviata dalla locale Compagnia di Siracusa e diretta dalla medesima Procura.
Nella circostanza, i rapinatori, travisati da passamontagna ed armati, dopo aver fatto irruzione nell’abitazione hanno aggredito le persone presenti – uno dei figli del proprietario e la fidanzata – e le hanno immobilizzate con delle fascette in plastica e imbavagliate con del nastro adesivo. Molteplici sono state le minacce rivolte ai due malcapitati, anche mediante l’utilizzo di armi e coltelli al fine di farsi riferire il luogo di custodia di soldi e gioielli. Dopo aver messo la casa a soqquadro, i rapinatori hanno asportato oggetti di valore e, rinvenuta una cassaforte di grandi dimensioni, l’hanno caricata nel portabagagli dell’auto in loro possesso dandosi alla fuga.
Le vittime, dopo l’allontanamento dei rapinatori, sono riusciti a liberarsi e a chiamare il 112 consentendo ai carabinieri della Sezione Radiomobile di Siracusa d’intercettare, poco dopo, l’auto con a bordo gli stessi. Ne è scaturito un inseguimento che si è concluso in una rimessa di barche, dove i malviventi, sentendosi braccati, si sono dileguati a piedi abbandonando l’auto con all’interno la cassaforte.
Nella circostanza, uno dei rapinatori, preso dalla fretta di abbandonare il veicolo, ha dimenticato un passamontagna e dei guanti, grazie ai quali è stato possibile identificarlo tramite il DNA. Poco dopo gli eventi, l’intervento dei militari ha consentito di recuperare la refurtiva e restituire l’autovettura, risultata rubata, al legittimo proprietario.