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Rapina brutalmente una ragazza. Ma commette un errore e viene catturato

È stato alla fine arrestato e condotto in carcere il soggetto che, lo scorso mese di luglio, aveva brutalmente aggredito e rapinato una giovane donna nelle immediate vicinanze della caserma della Guardia di Finanza di Follonica. Da allora, si era volatilizzato nel nulla.

Grosseto – Ancora stordita dai colpi ricevuti, la ragazza era stata prontamente raggiunta dai finanzieri i quali, dopo aver assistito la stessa e richiesto l’intervento di personale medico qualificato, si sono immediatamente messi alla ricerca dell’aggressore che nel frattempo si era dato alla fuga. Dalle preliminari attività, grazie alle riprese delle videocamere della Compagnia GdF di Follonica, i militari potevano apprendere che l’aggressore, attivo nello spaccio di sostanze stupefacenti, fosse da individuarsi in un cittadino extracomunitario soprannominato “Omar”, gravitante nella città di Grosseto.

Le successive indagini condotte dai finanzieri follonichesi coordinate dalla Procura della Repubblica di Grosseto per oltre due mesi, hanno consentito di accertare che l’aggressore, dopo aver sottratto il telefono cellulare della vittima, aveva inserito all’interno la propria sim card al fine di utilizzare l’apparato rubato per la propria fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina ed hashish a favore di numerosi consumatori gravitanti per lo più nella città di Grosseto. Accogliendo le richieste formulate dall’A.G. inquirente, il G.I.P. del Tribunale di Grosseto ha emesso quindi una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato resosi responsabile dei reati di rapina aggravata, lesioni personali e spaccio di stupefacenti.

Dopo aver fatto perdere le sue tracce per mesi, nel tardo pomeriggio del 2 aprile scorso, il soggetto, fermato a Grosseto da personale della locale questura, è stato quindi tratto in arresto e tradotto presso la locale Casa Circondariale. L’intervento delle Fiamme Gialle follonichesi si colloca nell’ambito del più ampio controllo economico- finanziario del territorio, del contrasto al degrado urbano e dei traffici illeciti costituendo un visibile presidio di ordine e sicurezza pubblica a garanzia della collettività. L’indagato è da ritenersi presunto innocente fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza.

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