In azione carabinieri e polizia. Sequestrato nel centro della capitale russa, l’ostaggio era stato liberato da un blitz della polizia dopo 36 ore.
Bologna – I Carabinieri del Ros e il Servizio centrale operativo della polizia stanno attuando misure cautelari, anche se non è ancora chiaro il numero di persone coinvolte, nell’ambito dell’inchiesta sul caso di sequestro di persona a scopo di estorsione che ha avuto come vittima Stefano Guidotti, un imprenditore italiano residente a Mosca. Guidotti era stato tenuto in ostaggio per circa 36 ore tra la fine di giugno e l’inizio di luglio, prima di essere liberato dalle forze dell’ordine.
Il 56enne, che lavora nella capitale russa per il gruppo bergamasco Siad, leader nella produzione di gas tecnici industriali, era stato sequestrato nel centro di Mosca e liberato dalla polizia nella regione di Bryansk, circa 400 chilometri a sud-ovest della capitale. Nel blitz erano state arrestate tre persone legate alla criminalità organizzata. Secondo fonti russe si era trattato di un rapimento a scopo di estorsione.