Un apparato da 850 grammi che non stanca il braccio e dall’elettronica affidabile. Impermeabile e con batterie ricaricabili è adatto anche ai principianti. Semplice e intuitivo.
Ciao a tutti amici, oggi parleremo di un metal detector uscito da poco sul mercato, adatto a chi vuole avvicinarsi a questo hobby.
Unboxing
Apriamo la scatola arancione e all’interno troviamo un pacchetto con il menu quick start, la garanzia e i cavi per caricare le batterie. In un sacchetto separato troviamo il box comandi, le aste suddivise in tre parti, i due pezzi del poggiabraccio e la piastra. Il metal detector è da assemblare, quindi servirà un cacciavite a croce per poterlo comporre, ma il tutto si fa in 10 minuti senza eccessivi sforzi.
Alcuni dati tecnici
- L’X10 pesa 850 grammi: è uno dei detector più leggeri in commercio
- Funziona a una frequenza di 8 kHz
- È completamente impermeabile
- È dotato di batterie interne al litio ricaricabili tramite USB
- Possiede una torcia led sulla parte posteriore del display
Box comandi e menu
Ora cominciamo a osservarlo un po’ più nel dettaglio. Il display è ampio e sotto di esso si trovano 5 pulsanti: partendo dal lato sinistro abbiamo le due frecce per alzare o abbassare la sensibilità e per modificare le impostazioni del menù; al centro in basso si trova il pulsante del pinpointer e sopra il pulsante accensione/menu, contraddistinto da una ruota dentata; a destra infine è posizionato il pulsante del bilanciamento terreno, funzione che su questo modello si può eseguire solo in modalità semiautomatica.
Vediamo ora come si presenta il display: in basso si trovano 4 icone che indicano i 4 programmi, dei quali 3 preimpostati e uno custom (gioielli, all metal e coins): sulla sinistra la sensibilità in 4 step, al centro l’indicatore ID del target e a destra la profondità dell’oggetto rilevato. In alto a sinistra si trovano l’indicatore di carica della batteria, l’indicatore di accensione della luce frontale, le cuffie wifi e il volume dell’audio. Ancora più in alto abbiamo l’indicatore della discriminazione con dei piccoli quadratini.
Premendo il tasto MENU troviamo per prima cosa la regolazione della sensibilità da modificare con le frecce; con un’altra pressione dello stesso tasto troviamo la discriminazione accetta/rifiuta, poi il volume del ferro e i toni audio.
Test sul campo
Infine passiamo ai nostri test consueti, equipaggiati di pala, metal detector, metro e due monetine: la solita moneta che usiamo per tutti i test, la Vittorio E da 10 centesimi e una papalina d’argento più piccola.
Arrivati sul campo test proviamo subito a fare una buca di 25 cm e mettere la Vittorio, accendiamo il metal detector, facciamo un abbattimento del terreno e selezioniamo la modalità coin, portando la discriminazione a 0, perché così facendo si implementano le prestazioni della macchina. Alziamo la sensibilità a 99 e subito ci accorgiamo della stabilità di questo apparecchio; passiamo la piastra sopra la buca chiusa e il metal risponde bene, con ID abbastanza stabile. Proviamo poi a portare questa moneta a 30 cm, anche se sappiamo bene che lo strumento faticherà, essendo un entry level. Utilizziamo la stessa modalità e la moneta viene appena percepita e in alcune posizione viene rilevato anche l’ID. Non facciamo la prova in all metal perché sicuramente avrà una risposta migliore e la useremo con la seconda moneta.
Ora proviamo a sotterrare la monetina da 2 cm in argento. In modalità coin viene percepita a fatica; a questo punto passiamo alla modalità all metal che invece, come immaginavamo, ha delle ottime prestazioni, anche con ID molto alto.
Concludendo, consiglieremmo questo metal detector a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo hobby o a coloro che hanno voglia di una macchina leggerissima. Le prestazioni sono nello standard di altre macchine entry level.
Ringraziamo la Geotek Centerdi Terni per averci fornito lo strumento e se volete vedere i test in video venite a trovarci sul nostro canale YouTube
Ciao e alla prossima recensione.