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Quasi duemila articoli di arredo contraffatti: denunciato importatore

Un giro illecito da diversi milioni di euro ha coinvolto un importatore di articoli per la casa. L’uomo, denunciato dai militari per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti, riceveva illegalmente dalla Cina prodotti farlocchi che venivano addirittura pubblicizzati su un sito.

La Spezia – Militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza e i funzionari del Reparto Antifrode ADM, a seguito di una attenta analisi dei flussi delle merci in arrivo, hanno intercettato due diversi carichi, provenienti dalla Cina, contenenti alcune centinaia di articoli di design quali lampade, sedie, poltrone e complementi di arredo, risultati contraffatti.

Ad insospettire gli operanti sono stati alcuni specifici articoli dalle particolari e ricercate forme, che risultavano dissonanti con la provenienza del carico palesando, di contro, una possibile riconducibilità a note firme dell’architettura nazionale ed internazionale. Gli approfondimenti esperiti e le perizie tecniche hanno confermato l’intuito investigativo: la merce, destinata a una società importatrice stabilita in veneto ma gestita da un soggetto di nazionalità tedesca, è risultata contraffatta.

I militari hanno sequestrato 1.616 articoli

I finanzieri insieme ai Funzionari Doganali hanno, poi, esperito ulteriori approfondimenti al fine di ricostruire la filiera e tracciare il mercato di sbocco degli articoli di arredo, individuando pregresse spedizioni della medesima tipologia, la gran parte dei quali pubblicizzati sul sito dell’importatore come repliche dei prodotti originali e destinati alla vendita online prevalentemente presso il mercato tedesco.

Sono state eseguite diverse perquisizioni locali che hanno consentito di rinvenire e porre sotto sequestro ulteriori articoli, anch’essi contraffatti e pronti per essere venduti. Gran parte degli stessi è stata rinvenuta in un magazzino in uso alla società ma il cui utilizzo era “occulto”, in quanto non dichiarato né all’Agenzia delle Entrate né alla Camera di Commercio. L’importatore era già noto ad alcune delle società lese e nel corso del tempo aveva anche ricevuto diverse diffide e decreti di Tribunali italiani che ordinavano la cessazione della vendita di alcuni degli articoli sequestrati poiché, appunto, contraffatti.

Complessivamente sono stati sequestrati 1.616 articoli del valore commerciale di diversi milioni di Euro: l’importatore è stato denunciato per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti contraffatti, aggravato dalla reiterazione nel tempo, nonché per inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

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