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Quando le denunce a piede libero non bastano

Uomo di origine cingalese, già denunciato per atti persecutori, è subito passato alla violenza fisica. La vittima, una donna italiana, è stata difesa prima da un amico, poi tratta in salvo dagli agenti operanti.

Pisa – Denunciato per stalking da una ragazza, non solo non si è dato per vinto ma ha perfino aggredito un amico di lei minacciandolo con una mannaia, finché i carabinieri non lo hanno bloccato e arrestato.

Cingalese arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

L’episodio è avvenuto ieri a Calci, piccolo centro dell’hinterland pisano, dove i militari hanno arrestato un uomo di 38 anni di origini cingalesi con l’accusa di minacce aggravate, lesioni personali continuate e porto ingiustificato di armi od oggetti atti a offendere.

I militari sono intervenuti dopo la segnalazione della presenza di uno straniero armato di mannaia che minacciava alcune persone, tra queste anche una donna italiana che nei giorni scorsi aveva presentato una querela per stalking nei confronti del cingalese.

Quando il 38enne si è accorto dell’arrivo dei carabinieri è fuggito, ma è stato bloccato mentre tentava di nascondersi sotto un camper parcheggiato poco lontano. La mannaia lunga 30 centimetri (di cui 15 di lama) è stata sequestrata.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, lo straniero ha aggredito l’amico della donna perché lo aveva “rimproverato” per i suoi atteggiamenti. Il 38enne prima lo ha minacciato con la mannaia e poi lo ha seguito nei pressi di un locale pubblico, lanciandogli pietre e colpendolo alla nuca.

Dopo la notte trascorsa in cella di sicurezza, il cingalese è stato processato stamani e al termine dell’udienza il giudice ha confermato l’arresto e applicato nei suoi confronti la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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