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Quando il bar diventa un casinò: videopoker e slot machine illegali

Molteplici controlli in numerose attività commerciali che offrono al pubblico proposte di gioco del tipo videolottery, new slot e totem hanno condotto al sequestro di diverse macchine illegali.

Cagliari – Il servizio in parola si pone nell’alveo dell’azione del Corpo a contrasto del gioco e delle scommesse illegali, settore estremamente sensibile nel cui ambito, la Guardia di Finanza esercita un’azione di presidio a tutela del gettito fiscale, del mercato – intercettando la concorrenza sleale esercitata ai danni degli operatori onesti da parte di soggetti non autorizzati – e dei consumatori – e in particolare, le fasce più deboli, prime fra tutti i minori – i quali possono incorrere in proposte di gioco illegali, insicure e prive di alcuna garanzia, tanto sulla regolarità del gioco, quanto sulle probabilità di vincita.

Le Fiamme Gialle, se in alcuni casi hanno riscontrato l’osservanza delle norme a disciplina del settore in alcuni locali, in altri si sono trovate di fronte a circostanze che integravano specifiche violazioni al dettato normativo, che è molto dettagliato a riguardo e fornisce una puntuale disamina di quelle che sono le caratteristiche che definiscono leciti i giochi in questione. I finanzieri, infatti, in alcune attività commerciali – ubicate a Cagliari e provincia – hanno rinvenuto 12 “congegni da divertimento ed intrattenimento” (questa la definizione esatta che fornisce il legislatore) privi dei requisiti normativi per la loro messa in funzione: mancanza di collegamento alla rete dell’Amministrazione Dogane e Monopoli (necessaria affinché lo Stato possa monitorare le giocate effettuate e le relative movimentazioni di denaro), mancanza dei titoli autorizzativi, offerta al pubblico di tipologie di gioco non consentite.

La rilevazione di queste tipologie di illecito ha, innanzitutto, portato al sequestro degli apparecchi da gioco e delle somme rinvenute al loro interno all’atto dell’intervento, per un totale di oltre 3.500 euro. I titolari delle attività al cui interno erano installate le apparecchiature irregolari sono stati destinatari di diverse sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di oltre 180.000 euro. Per uno di loro è altresì scattata anche la denuncia alla locale Autorità Giudiziaria in relazione ai reati di frode informatica, esercizio del gioco d’azzardo e mancata esposizione della tabella dei giochi proibiti, quest’ultima

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