Pusher assegnato alla casa di lavoro

Il tribunale ha aggravato la misura dopo il video in cui il soggetto, già condannato per altri reati, esibiva stupefacenti.

Latina – Il tribunale di sorveglianza, a seguito di segnalazione pervenuta dalla polizia, ha disposto l’aggravamento della misura di sicurezza nei confronti di un noto soggetto, già sottoposto alla libertà vigilata, ordinandone l’assegnazione alla casa di lavoro per due anni. La decisione arriva dopo l’emersione di nuovi e gravi elementi ritenuti incompatibili con la prosecuzione della misura non detentiva.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’interessato — già condannato in passato per reati di particolare allarme sociale — era stato recentemente segnalato in seguito alla diffusione di un filmato mandato in onda da un noto programma televisivo di approfondimento. Nel video, acquisito agli atti del procedimento di sorveglianza, l’uomo appare all’interno della propria abitazione mentre mostra sostanza stupefacente e si dichiara disponibile alla cessione, nonostante fosse obbligato a rimanere nel domicilio proprio in virtù della misura a cui era sottoposto.

Per il magistrato di sorveglianza, la condotta documentata rappresenta una violazione “di oggettiva gravità” delle prescrizioni imposte, tale da evidenziare la persistenza di modelli comportamentali incompatibili con il percorso di controllo in libertà. Gli elementi raccolti sono stati ritenuti indicativi di una pericolosità sociale non contenibile attraverso strumenti non detentivi. Da qui la decisione di sostituire la libertà vigilata con la misura detentiva della casa di lavoro, ritenuta l’unica idonea a prevenire il rischio di ulteriori condotte penalmente rilevanti.