Ribellione Animale in azione davanti alla statua-simbolo delle origini di Roma. Lanciate anhche ragnatele viola sulla statua di Marco Aurelio.
Roma – Questa mattina tre attiviste di Ribellione Animale hanno scelto due statue dei Musei Capitolini come veicoli del loro messaggio tramite un’azione diretta nonviolenta. Un’attivista si è denudata davanti alla statua della Lupa Capitolina, mentre altre due, dopo aver lanciato sulla statua di Marco Aurelio a cavallo delle ragnatele finte di colore viola, si sono attaccate al pavimento davanti ad essa. Sulle magliette gli slogan: ‘Basta animali nei circhi’ e ‘Ribellione Animale Futuro Vegetale’.
L’azione, fa sapere l’associazione in una nota, si inserisce all’interno della Campagna Kimba, cominciata il 1 febbraio con un’azione di disobbedienza a Piazza del Popolo, nel cuore della capitale. La Campagna di disobbedienza civile nasce e si ispira dalla Ribellione di Kimba, il leone scappato dal circo che lo teneva prigioniero lo scorso 11 novembre a Ladispoli. Costretto a esibirsi quasi ogni giorno per poi tornare in un’angusta gabbia, Kimba sceglie di fuggire dal regime di agonia e sfruttamento a cui è sottoposto. “La fuga di Kimba è quindi un atto di Ribellione, di Resistenza e di autodeterminazione dal quale, come esseri umani, abbiamo tutto da imparare– si legge ancora nella nota degli attivisti- Attraverso le azioni dirette nonviolente della Campagna, il movimento Ribellione Animale vuole ottenere l’abolizione dell’utilizzo degli animali non umani nei circhi e la loro Liberazione”.
In Italia attualmente ci sono 54 circhi con animali non umani in tournée, per un totale di 2000 animali esotici coinvolti. Sono invece già più di 50 i paesi nel mondo che hanno vietato l’uso degli animali nei circhi in diverse forme; solo in Europa, lo sfruttamento animale da parte delle strutture circensi è bandito in 17 paesi.
Da Dire.it