Evasione e truffe su fondi UE: sequestrati beni per oltre 350mila euro dopo una maxi evasione fiscale.
Treviso – Nell’ambito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, si rende noto che i finanzieri del Comando Provinciale di Treviso, a seguito di un’accertata evasione fiscale, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro nei confronti di un avvocato trevigiano, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, avente ad oggetto beni immobili e disponibilità finanziarie del valore di 352.381 euro.
Il professionista era già stato indagato per il reato di truffa e autoriciclaggio nell’ambito di un’indagine svolta dalle Fiamme Gialle trevigiane poiché, unitamente a due consulenti finanziari, avrebbe prospettato a circa 100 persone fisiche e giuridiche la possibilità di ottenere finanziamenti a fondo perduto, a valere su fondi europei, risultati poi fittizi, grazie ai quali il sodalizio criminale aveva incassato rilevanti guadagni a titolo di provvigioni e consulenze.
Più in dettaglio, l’avvocato prometteva di far conseguire a ciascun richiedente finanziamenti per 300.000 euro, simulando l’appartenenza a un’entità giuridica della Repubblica Ceca che avrebbe dovuto materialmente elargire le somme di denaro, e si faceva quindi consegnare dai truffati, a titolo di pagamento della consulenza, somme tra i 20.000 e i 40.000 euro.
Nel corso delle investigazioni, al cui esito i responsabili sono stati segnalati per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, con l’aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità, e autoriciclaggio, si è appurato che i finanziamenti non sono stati mai elargiti e che parte delle somme versate ai sodali erano state autoriciclate in investimenti mobiliari e immobiliari.
Proprio al fine di ricondurre a tassazione i proventi illecitamente conseguiti, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Treviso hanno svolto una verifica fiscale che, anche mediante accertamenti bancari, ha portato a ricostruire maggiori redditi non dichiarati dall’avvocato per un importo di oltre 900.000 euro, relativi alle annualità d’imposta 2020 e 2021.
In considerazione del superamento delle soglie di punibilità penale, il professionista è stato denunciato per il reato di dichiarazione infedele, e il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Treviso ha emesso un decreto di sequestro preventivo, eseguito dai finanzieri, che hanno sottoposto a vincolo reale due immobili situati nei comuni di Treviso e Jesolo, nonché disponibilità finanziarie giacenti sul conto corrente dell’avvocato.