Prodotti contraffatti e pericolosi: sanzionati sei negozianti

Vendevano indisturbati capi di abbigliamento contraffatti e prodotti altamente pericolosi per la salute dell’uomo. I militari sono riusciti a interrompere il commercio di 6 attività non in regola sequestrando oltre 82mila prodotti.

Ragusa – I militari del Comando Provinciale, nell’ambito di una mirata intensificazione dei controlli del territorio a contrasto della contraffazione di marchi industriali e a tutela del made in Italy e sicurezza prodotti, hanno sequestrato migliaia di prodotti, denunciando 6 soggetti responsabili.

In particolare, il piano d’azione, sviluppato attraverso mirati controlli effettuati nel territorio provinciale nei confronti di 6 operatori commerciali, ha consentito di porre sotto sequestro 80 calzature, 31 cappelli e oltre 1.400 capi di abbigliamento contraffatti riportanti i marchi identificativi di note case di moda nazionali nonché quasi 1.800 carte da collezione destinate all’infanzia, anch’esse risultate contraffatte. I sei imprenditori, operanti a Ragusa, Santa Croce Camerina e Vittoria, sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica, per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Oltre 1400 capi di abbigliamento contraffatti

Nell’ambito del medesimo dispositivo operativo, finalizzato anche alla tutela della salute dei consumatori, sono stati sequestrati amministrativamente oltre 82.000 prodotti (bigiotteria, ferramenta, casalinghi, elementi decorativi, salvagenti, braccioli, maschere da sub e giocattoli), poiché risultati privi delle informazioni per il consumatore, quali le precauzioni d’uso, i materiali utilizzati e la descrizione in lingua italiana, indispensabili per rilevare tra l’altro la presenza di eventuali sostanze nocive o di eventuali allergeni.

Per tali fattispecie, i tre responsabili, operanti a Ragusa, Santa Croce Camerina e Comiso, sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa