Prato, gli specialisti del riciclaggio tra Italia, San Marino e Cina: tre condanne

Un orientale e due italiani finiti nel mirino della Procura toscana: il Tribunale ha disposto il sequestro di circa 4 milioni di euro.

Prato – l Tribunale di Prato, in composizione collegiale, ha emesso il 19 luglio 2024 una sentenza di condanna per riciclaggio di ingenti somme di denaro, circa 4 milioni di euro (3.813.832,00), in un caso che ha coinvolto Italia, San Marino e Cina. Il procedimento ha riguardato un cittadino cinese e due imputati italiani.

In particolare, due cittadini sanmarinesi, titolari di una società fiduciaria, sono stati condannati a 9 anni di reclusione e a una multa di 10mila euro ciascuno. Il cittadino cinese, amministratore di un’agenzia di money transfer a Sesto Fiorentino, è stato condannato a 8 anni di reclusione e a una multa di 8mila euro per aver riciclato proventi provenienti da attività imprenditoriali illecite in Cina.

I reati alla base del riciclaggio sono stati individuati in false dichiarazioni per eludere gli obblighi di verifica della clientela e in violazioni delle normative doganali, fiscali e di sicurezza sul lavoro, associate alle attività di imprenditori cinesi.

Il Tribunale di Prato ha anche ordinato la confisca per equivalente di beni e denaro per un totale di 3.813.832,00 euro, in quanto prodotto del reato di riciclaggio. La rete di money transfer coinvolta operava dal 2008 al 2009 in Sesto Fiorentino e Borgo Maggiore (San Marino), con i fondi trasferiti successivamente in Cina, spesso con titolari fittizi o ignari.

La vicenda si inserisce nel contesto della criminalità cinese radicata nel territorio pratese. Sebbene il reato di associazione per delinquere sia stato dichiarato prescritto, il contributo del Nucleo di Polizia Finanziaria della Guardia di Finanza di Firenze è stato cruciale per le indagini. Alcune posizioni minori sono state archiviate per prescrizione o con sentenza di assoluzione.

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