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Rogo dell’ospedale di Tivoli: poteva essere una strage

La Procura tiburtina, diretta da Francesco Menditto, ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e incendio colposo.  

Tivoli – Le fiamme del rogo che nei giorni scorsi è divampato nell’ospedale di Tivoli, uccidendo 3 persone, sarebbero partite dall’esterno sul retro della struttura e si sarebbero propagate grazie ai rifiuti stoccati. L’incendio si sarebbe poi propagato sino all’interrato e poi al pronto soccorso, con il fumo che ha invaso tutto il nosocomio: “Abbiamo acquisito numerose immagini dall’impianto di videosorveglianza – ha detto il procuratore Menditto – da cui abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto e attraverso le quali al momento possiamo escludere il dolo“.

L’ospedale di Tivoli dopo l’incendio

Gli accertamenti dell’inchiesta vanno avanti per ricostruire con esattezza tutte le fasi del rogo e per verificare se i sistemi antincendio hanno funzionato bene o meno:

Dall’ospedale di Tivoli sono state evacuate 192 persone – ha detto il sindaco Giuseppe Proietti di cui oltre al personale medico 174 erano pazienti. Non risultano feriti gravi. Sono stati evacuati bambini di tutte le età, di cui tre neonati. Che io mi ricordi non si erano mai verificati episodi simili. Le cause verranno accertate dopo i rilievi della Polizia Scientifica che sono già iniziati nella notte. Le fiamme sarebbero partite dal seminterrato dove ci sono diversi locali. Si sta cercando di allestire nella vicina palestra un punto di pronto intervento“. 

La rabbia dei parenti dei pazienti e tanta e tutti invocano la verità sulla tragedia che poteva essere più grave, e di molto:

Il governatore Francesco Rocca sul luogo del rogo

Dobbiamo capire quello che è accaduto e come si sono propagate le fiamme – ha aggiunto Francesco Rocca, presidente Regione LazioLa polizia scientifica darà l’esito e le valutazioni, per capire quale sia la natura, come ciò sia potuto succedere…Sono stati momenti caotici, questo non doveva accadere. Cercheremo di capire le cause e trovare le soluzioni. Il pronto soccorso dell’ospedale è distrutto. Ci vorranno settimane“.

La premier Giorgia Meloni, ed altre autorità istituzionali ai vari livelli, hanno espresso profondo cordoglio ai familiari delle vittime. 

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