Pordenone è la capitale italiana della Cultura 2027: “Un progetto tra tradizione e futuro”

Battute le altre 9 finaliste: il Ministro Giuli annuncia la vittoria in diretta. Focus su giovani, cinema e sostenibilità per la città friulana.

Pordenone sarà la Capitale Italiana della Cultura per il 2027. L’annuncio è arrivato questa mattina in diretta dal Ministro della Cultura Alessandro Giuli, nella sala Spadolini del Ministero a Roma, dopo la tradizionale foto con i sindaci delle dieci città finaliste. Con un progetto che unisce tradizione e modernità, la città friulana ha conquistato la giuria, superando Alberobello, Aliano, Brindisi, Gallipoli, La Spezia, Pompei, Reggio Calabria, Sant’Andrea di Conza e Savona.

“Pordenone ha saputo intrecciare patrimonio storico, arti visive e cinema, sviluppo sostenibile e una particolare attenzione ai giovani come protagonisti del processo creativo,” si legge nella motivazione della giuria, presieduta per il terzo anno da Davide Maria Desario. Il dossier presentato dalla città ha messo in luce un programma ambizioso: dalla valorizzazione del suo passato, con il centro storico e i fiumi che la attraversano, alla promozione di eventi cinematografici—grazie alla storica vocazione per il “Pordenone Silent Film Festival”—fino a iniziative green e laboratori per le nuove generazioni.

L’annuncio, trasmesso in streaming, ha scatenato l’entusiasmo in Friuli Venezia Giulia. “È un riconoscimento al nostro impegno per la cultura e al potenziale della nostra comunità,” ha dichiarato il sindaco Alessandro Ciriani, presente a Roma insieme agli altri primi cittadini. Pordenone succede così a città come Pesaro (2024), Bergamo e Brescia (2023), e si prepara a un anno di eventi che metteranno il territorio sotto i riflettori nazionali.

Durante la cerimonia, Desario ha lanciato una proposta al Ministro Giuli: “Troviamo il modo di dare un riconoscimento economico anche alle altre piccole realtà locali, splendide città che tutte insieme fanno la nostra nazione.” Un invito a non dimenticare le finaliste sconfitte, da Alberobello con i suoi trulli a Pompei con il suo patrimonio archeologico, che hanno comunque brillato per originalità e visione.

La designazione porta con sé un finanziamento di un milione di euro e l’opportunità di attrarre turismo e investimenti. Per Pordenone, il 2027 sarà un anno di rilancio culturale, con un occhio al passato e uno al futuro, confermando il ruolo della cultura come motore di sviluppo e coesione.

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