rissa machete

Figli di mafiosi massacrano un poliziotto, De Corato: «Fatto gravissimo»

Un poliziotto massacrato di botte all’esterno di una discoteca milanese da quattro ragazzi. Un episodio che ha sconcertato l’opinione pubblica e che ha sollevato preoccupazioni sul dilagare della violenza, in questo caso punita in modo tempestivo dalla magistratura.

Milano – «Ringrazio la magistratura, il pubblico ministero Ilaria Perinu e il Gip Mattia Fiorentini che nei giorni scorsi hanno emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di alcuni giovani rei di aver massacrato di botte un poliziotto, in quel momento non in servizio, ma in una serata libera con amici, lo scorso 1 agosto davanti alla discoteca Old Fashion di Milano» questo il commento dell’on. di Fratelli d’Italia, vicepresidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, capogruppo di Fdi in Commissione parlamentare Antimafia ed ex vicesindaco delle giunte di centrodestra milanesi, Riccardo De Corato, sulle misure di custodia cautelare emesse nei confronti di 4 ragazzi che lo scorso 1 agosto, davanti alla discoteca Old Fashion di Milano, hanno massacrato di botte un poliziotto.

L’interno della discoteca Old Fashion di Milano.

«Tra i quattro ragazzi che hanno aggredito e picchiato il poliziotto, che ha riportato 46 giorni di prognosi, due di loro hanno un cognome pesante nella Milano delle botte, della droga e delle minacce: Calaiò. Il papà Nazzareno, infatti, da sempre è il ras della Barona, definito il “Principe” che negli anni ha instaurato rapporti e contatti con i calabresi della ‘ndrangheta. Un’altra, ulteriore, gravità è il fatto che tutti e 4 i ragazzi arrestati, erano con precedenti legati a risse e allo spaccio di droga. Questo è un brutto segnale nel mondo delle mafie perché, oltre ai papà, ci sono le dinastie aggressive dei figli che proseguono le attività familiari. Di questi gravi fatti ne parlerò, alla prossima riunione, in Commissione Parlamentare Antimafia con la presidente Chiara Colosimo perché non bisogna abbassare la guardia» ha concluso De Corato.            

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