Scoperto un poliambulatorio con molti medici senza autorizzazione. Richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 12 soggetti imputati, per i reati di associazione a delinquere e truffa aggravata.
Viterbo – Nell’ambito di attività di indagine coordinata dalla procura della Repubblica del capoluogo laziale e condotta con il supporto dei finanzieri della Compagnia di Civita Castellana, è stata disposta dal Gip presso il tribunale viterbese la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 12 persone, imputate per i reati di associazione a delinquere e truffa aggravata.
Un’attività info-investigativa della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta di un poliambulatorio all’interno della Cittadella della Salute di Civita Castellana, ove prestano attività lavorativa medici di medicina generale e medici specialisti, dipendenti di strutture pubbliche non autorizzati dalle ASL di appartenenza a svolgere attività di tipo privatistico, tanto da percepire l’indennità di esclusiva.
Le attività esercitate dallo studio medico venivano pubblicizzate anche attraverso appositi annunci nella bacheca posta in sala d’aspetto. Si precisa che la normativa nazionale e regionale, permette ai medici di esercitare privatamente la propria professione ma, per farlo, sono vincolati da precisa autorizzazione del proprio ente di appartenenza.
L’esclusività del rapporto d’impiego e premiata da una specifica indennità che va dai 1.065 e 1.421 € mensili, mentre in caso di svolgimento della libera professione sono tenuti al versamento di una percentuale di quanto riscosso dai pazienti all’ente di appartenenza all’(ALPI) attività libero-professionale intramuraria.
Vieppiù che la Legge 412/91 sancisce che l’autorizzazione concessa da parte dell’ASL preveda che la professione sia esercitata presso “studi medici privati” e non all’interno di ambulatori convenzionati con il S.S.N come appurato dalle attività di controllo.
Le indagini furono svolte anche con la collaborazione dell’Ufficio controllo della direzione generale dell’ASL di Viterbo e della Regione Lazio.