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Pluripregiudicato “sceicco”: Rolls Royce, Ferrari e ipermercati

Sequestrati beni per un valore di milioni di euro a un imprenditore pluripregiudicato. Tra essi da menzionare oltre a numerosi immobili, anche una auto Rolls Royce, una Ferrari e due centri commerciali.

Roma – I finanzieri del Comando Provinciale capitolino hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso, ai sensi dell’art. 20 del Codice Antimafia, dalla Corte di Appello capitolina su inchiesta congiunta dagli uffici di procura di Roma e Tivoli. Oggetto del sequestro il patrimonio di milioni di euro nella disponibilitè di un imprenditore, residente nel circondario di Tivoli, nei cui confronti le Procure hanno chiesto l’applicazione di una misura di prevenzione personale e la confisca dei beni ai sensi del Codice Antimafia.

Il decreto descrive le condotte risultanti dai numerosi procedimenti sorti dal 1993 ad oggi , in parte definiti e in parte in corso, per: associazione per delinquere finalizzata al compimento di truffe; associazione per delinquere finalizzata a reati di truffa e riciclaggio; plurime bancarotte fraudolente in varie parti d’Italia; turbativa d’asta; plurime truffe (in un caso contestata all’estero); appropriazioni indebite e falso in bilancio; autoriciclaggio, delitti tributari. Si pone in risalto che i fatti risultanti dai plurimi procedimenti, da cui emergono allo stato consistenti illeciti profitti, possono essere valutati ai fini dell’accertamento della pericolosità sociale prevista dal codice antimafia pur in presenza di sentenze di prescrizione o se i procedimenti sono ancora ancora in corso di celebrazione.

Anche 2 centri commerciali erano nella disponibilità del pregiudicato.

Il decreto descrive anche la progressiva accumulazione di beni, la costanza presenza di prestanome nella gestione delle attività imprenditoriali, la “galassia” di società nella disponibilità dell’imprenditore, più un tentativo di controllo sui centri commerciali, in particolare di quello attivo nel circondario di Tivoli; tentativo proseguito anche dopo il disposto sequestro penale di alcuni beni ed il fallimento dichiarato dai tribunali di Roma, prima, e Tivoli poi.

Il sequestro è stato eseguito su numerosi beni, per la quasi totalità intestati ad altri (parenti e affini, società estera):

  • Immobili (ville e terreni) siti in provincia di Roma e Lecce.
  • Quote sociali e beni aziendali di 14 soggetti economici, inclusi 2 centri commerciali ubicati nelle province di Roma e Padova.
  • Autoveicoli di lusso, tra cui una Rolls-Royce d’epoca e una Ferrari.
  • Disponbilità finanziarie.

Il sequestro è stato emesso in seguito alle indagini economico-patrimoniali eseguite del Nucleo di Polizia Economico-Finanziata di Roma della Guardia di Finanza che hanno consentito di acclarare, allo stato, l’origine illecita dei beni e la sproporzione tra beni posseduti dall’imprenditore, direttamente o tramite terzi soggetti, rispetto ai redditi dichiarati dal proprio nucleo familiare.

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