Pisa – I finanzieri del comando provinciale, nell’ambito delle attività finalizzate al controllo della spesa pubblica nazionale, hanno scoperto e denunciato alla competente autorità giudiziaria ulteriori 18 soggetti che, nel corso del 2023, hanno irregolarmente percepito il Reddito di Cittadinanza, per un costo complessivo per lo Stato pari a 132.553 euro. Tutti i soggetti individuati sono stati denunciati, così come previsto dall’art. 7 del Decreto Legge nr. 4/2019, per aver fornito dichiarazioni false e omesso informazioni dovute in sede di richiesta della misura.
I controlli hanno preso in esame numerose domande di accesso al Reddito di Cittadinanza ed a seguito di mirati approfondimenti, sono state rilevate omissioni nella dichiarazione di situazioni anagrafiche e reddituali rilevanti ai fini della concessione della misura economica, nonché il mancato possesso del requisito della residenza in Italia ovvero il nascondere i redditi dei familiari conviventi.
I finanzieri in forza alle Compagnie di San Miniato e Pontedera e alla tenenza di Volterra hanno analizzato le D.S.U. (Dichiarazione Sostitutiva Unica), la cui produzione è funzionale all’ottenimento del beneficio, controllando analiticamente i dati inseriti. In altri casi, l’accertamento sul Reddito di Cittadinanza è stato avviato a seguito di risultanze anomale nell’ambito di controlli fiscali e amministrativi in genere, ad esempio a seguito dell’individuazione di lavoratori irregolari, in bar, ristoranti o nell’edilizia, poi risultati anche percettori del beneficio. Un caso particolare riguarda una coppia di coniugi italiani che hanno presentato un ISEE separato senza indicarsi l’un l’altro ed ottenendo illecitamente un totale di 18mila, di cui 6.500 già percepiti.