Il 35enne senegalese accusato di aver ucciso con 29 coltellate la pensionata. Prima udienza in Corte d’Assise fissata per il 15 settembre.
Rimini – Louis Dassilva, 35 anni, è stato rinviato a giudizio per l’omicidio aggravato della 78enne Pierina Paganelli, uccisa brutalmente con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 nel garage condominiale di via del Ciclamino, a Rimini. La decisione è stata presa dal giudice dell’udienza preliminare Raffaele Deflorio, che ha sciolto le ultime riserve sulle eccezioni sollevate dalla difesa e ha fissato la prima udienza in Corte d’Assise per il 15 settembre alle 9.30.
Un delitto maturato nel silenzio di un garage
Secondo la ricostruzione della Procura, supportata dalle indagini della squadra mobile di Rimini e dal pubblico ministero Daniele Paci, Dassilva avrebbe agito per impedire che la pensionata scoprisse e rivelasse la relazione extraconiugale con la nuora, Manuela Bianchi. Un legame segreto che rischiava di travolgere non solo la vita privata dell’imputato, sposato con Valeria Bartolucci, ma anche gli equilibri familiari della stessa Bianchi, nuora della vittima e moglie del figlio di Pierina.
Le motivazioni dell’accusa
Per gli inquirenti, Dassilva avrebbe colpito per tutelare se stesso, il proprio matrimonio e la donna con cui aveva intrecciato una relazione clandestina, temendo le reazioni della suocera e del marito di lei. Il delitto si sarebbe consumato in modo efferato: la vittima fu ritrovata in una pozza di sangue, con numerose ferite da arma da taglio e segni di violenza compatibili con un’aggressione improvvisa e premeditata.
Il 16 luglio 2024 sarà trascorso un anno di detenzione preventiva per Dassilva, che si trova in carcere dal luglio scorso. La difesa, affidata agli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha cercato di sollevare diverse eccezioni di procedura durante l’udienza preliminare, poi tutte rigettate dal gup.
Ora la parola passa alla Corte d’Assise di Rimini, che dal 15 settembre sarà chiamata a giudicare sul caso.