L’uomo, 38 anni, era ricercato per il tentato omicidio di un sottufficiale ad Alba Adriatica nel novembre 2024. Decisive le tracce di DNA su una torcia.
Rovigo – È stato arrestato a Rovigo, con le accuse di tentato omicidio e rapina impropria aggravata, uno dei tre componenti della banda che il 19 novembre 2024, ad Alba Adriatica (Teramo), aggredì a picconate un carabiniere intervenuto per difendere la propria famiglia da un gruppo di ladri.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Alba Adriatica e Martinsicuro, hanno portato all’identificazione di un 38enne albanese grazie alle tracce di DNA rinvenute su una torcia. L’uomo, già presente nelle banche dati per una rapina in villa a Castelnuovo Garfagnana (Lucca), era riuscito più volte a sfuggire ai controlli utilizzando un falso cognome.
Rintracciato in città, è stato trasferito nel carcere di Rovigo in attesa dell’interrogatorio da remoto. Secondo gli investigatori, la banda sarebbe parte di un’organizzazione specializzata in furti e rapine in abitazioni su scala nazionale.
La vittima, un sottufficiale del nucleo radiomobile, subì gravi lesioni con emorragia interna e l’asportazione della milza. Ancora oggi è in convalescenza. Il sostituto procuratore di Teramo, Stefano Giovagnoni, ha rivolto un pubblico encomio agli investigatori per il lavoro svolto.