In manette un 41enne con precedenti. Aveva già avuto un provvedimento giudiziario di allontanamento da casa per maltrattamenti.
Perugia – Dopo l’ultima aggressione del compagno è stata ricoverata in ospedale per lesioni giudicate inizialmente guaribili in 40 giorni. Ma le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate e adesso è stata trasferita in terapia intensiva. A ridurla così, un italiano di 41 anni, ora arrestato dalla squadra mobile del capoluogo umbro per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi.
Dalle indagini è emerso che l’indagato, già dopo due settimane dall’inizio della relazione l’avrebbe maltrattata e percossa più volte. In un’occasione l’uomo, dopo averla schiaffeggiata, l’aveva chiusa a chiave all’interno del suo ufficio da dove la vittima era riuscita a scappare soltanto dopo dopo diverse ore. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, nell’ultimo episodio, l’8 agosto scorso, di ritorno in scooter dalla questura dove la donna si era recata per la notifica di alcuni atti, il quarantunenne, dopo averla minacciata con espressioni del tipo “tanto l’ho detto che ti ammazzo, ti seppellisco in un campo di girasoli”, l’ha violentemente aggredita con calci e pugni al viso e al corpo, facendola cadere a terra. In seguito, dopo aver lanciato il telefono cellulare della compagna nei campi, insieme alla donna si è diretto nel suo luogo di lavoro dove ha trovato ad attenderlo personale della mobile che, dopo aver soccorso la donna, lo ha accompagnato in questura.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti di polizia, anche specifici, e a fine luglio era stato già colpito da un provvedimento cautelare dell’Autorità giudiziaria che prevedeva l’allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento nei confronti del padre per il reato di maltrattamenti in famiglia.