Violenza domestica nella notte: salvate madre, figlia e neonata. L’uomo colpisce anche la madre con un coltello da cucina.
Reggio Calabria – Una chiamata al numero d’emergenza ha permesso di bloccare in tempo una violenta escalation domestica avvenuta nella notte tra venerdì e sabato a Reggio Calabria. I Carabinieri della Compagnia locale hanno tratto in arresto un uomo disoccupato, con numerosi precedenti di polizia, accusato di aver aggredito l’ex compagna, la madre e persino la figlia di appena sette mesi.
L’intervento tempestivo dei militari della Sezione Radiomobile e della Stazione RC-Principale ha permesso di ricostruire l’accaduto: nel corso della notte, l’uomo avrebbe colpito l’ex compagna con calci e pugni alla testa per futili motivi. Durante la colluttazione, anche la neonata è rimasta coinvolta: sarebbe stata colpita accidentalmente alla testa da una sedia lanciata dall’aggressore, riportando ematomi.
La furia dell’uomo si sarebbe infine riversata sulla madre, presente nell’abitazione per cercare di calmare la situazione: la donna è stata ferita al collo e all’anca con un coltello da cucina, poi sequestrato dai Carabinieri.
Le tre vittime sono state affidate alle cure dei sanitari, mentre l’uomo è stato condotto nel carcere di Arghillà, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina.
Ancora una volta, il pronto intervento dei Carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, assicurando assistenza e protezione alle vittime. L’Arma, quotidianamente impegnata anche nella prevenzione della violenza familiare, rappresenta con le sue Stazioni sul territorio un presidio fondamentale per ascolto, accoglienza e tutela, soprattutto nei casi più delicati. Una rete fatta di professionalità, attenzione e umanità, per prevenire tragedie e proteggere i più vulnerabili.