Lascerà il 31 luglio, dopo un anno e mezzo di lavoro. Aveva promesso di sradicare il virus in 36 mesi. “Poste le basi, spero si migliori”.
Roma – Peste suina, dopo un anno e mezzo si dimette il commissario straordinario per l’emergenza, Vincenzo Caputo. Venne nominato dal Governo nel dicembre del 2022 al posto di Angelo Ferrari, dopo le polemiche per l’inefficienza della recinzione che avrebbe dovuto contenere il virus. Arrivato, nel frattempo in provincia di Parma, nel cuore del settore suinicolo italiano. Caputo, al momento dell’insediamento, aveva promesso di estirpare la peste suina nel giro di 36 mesi.
“Ho deciso io di lasciare l’incarico – spiega Caputo alla Stampa – perché sono già troppo oberato di impegni con il mio incarico di direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Marche e dell’Umbria, centro di referenza nazionale per la pesta suina. Un incarico, quello di commissario, che si è rivelato troppo impegnativo. Resterò in carica fino al 31 luglio”. Bilancio della sua esperienza? “Diciamo che abbiamo posto le basi per un cantiere che spero in futuro possa migliorare ancora. Ci sono zone del territorio interessato dalla PSA che si sono rivelate un modello nel contenimento, come Alessandria, e altre che devono ancora organizzarsi al meglio”.
In una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, nel prendere atto delle dimissioni di Vincenzo Caputo dall’incarico di Commissario straordinario alla Peste suina africana per motivi personali, esprimono la loro “gratitudine per il prezioso lavoro svolto nel porre in essere azioni di contrasto al fenomeno della peste suina in collaborazione con i ministeri competenti, le Regioni e le Associazioni imprenditoriali e di tutela dell’ambiente”. Allo stesso tempo confermano “la piena operatività della struttura commissariale che, in attesa della nomina del nuovo commissario che avverrà nel più breve tempo possibile, proseguirà il proprio lavoro attraverso il costante impegno dei tre sub commissari, uno dei quali è Giovanni Filippini, recentemente nominato anche direttore generale della salute animale e già noto per aver contribuito in modo decisivo alla eradicazione della Peste suina africana nella regione Sardegna”.