sequestro ricci di mare

Pesca illegale di ricci di mare: sequestrati 750 esemplari e multati quattro pescatori notturni

Blitz notturno della Guardia di Finanza di Vibo Valentia: sequestrata attrezzatura subacquea professionale e elevate sanzioni per oltre 24mila euro.

Vibo Valentia – Ancora un colpo alla pesca illegale lungo le coste calabresi. La scorsa notte, i militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, in sinergia con il Comando Provinciale, hanno fermato quattro pescatori abusivi di ricci di mare, sorpresi nelle acque di Capo Vaticano (VV) mentre raccoglievano illegalmente echinodermi, violando più normative ambientali e ittiche.

Allertati dalla Capitaneria di Porto, i militari del Nucleo Sommozzatori sono intervenuti a bordo di un battello veloce e hanno scoperto in immersione due uomini muniti di attrezzatura subacquea professionale, inclusi autorespiratori e trascinatori a scoppio, intenti nella raccolta notturna di ricci di mare, attività espressamente vietata in questo periodo e in quelle modalità.

Alla vista dell’unità navale, i due hanno tentato la fuga a nuoto, ma sono stati raggiunti e bloccati dai militari. Contestualmente, un’altra pattuglia del 117 e una squadra della Stazione Navale hanno fermato altri due complici sulla riva, intenti a fornire supporto logistico ai sub.

Sequestrati 750 ricci di mare e tutta l’attrezzatura subacquea

L’intervento tempestivo ha consentito di recuperare circa 750 esemplari di riccio di mare, dal valore commerciale stimato in oltre 1.200 euro, oltre a sequestrare tutta l’attrezzatura utilizzata per l’attività illecita: bombole, pinne, coltelli, maschere, retini e motori subacquei.

Rientrati nel porto di Vibo Valentia, i militari, dopo aver ottenuto il parere favorevole del veterinario dell’ASP, hanno potuto rilasciare in mare gran parte dei ricci ancora in vita, contribuendo al ripopolamento naturale dei fondali e alla tutela dell’ecosistema marino, di cui la specie rappresenta un anello cruciale.

Maxi-multa da 24.000 euro per pesca notturna vietata

I quattro soggetti, tutti provenienti dalla Sicilia, sono stati sanzionati per oltre 24.000 euro per pesca illegale notturna con autorespiratore. Le attrezzature sono state poste sotto sequestro amministrativo, funzionale alla confisca definitiva.

La pesca abusiva del riccio di mare, soprattutto nei mesi di maggio e giugno, in pieno periodo di fermo biologico, rappresenta una minaccia per l’equilibrio dell’ecosistema marino e danneggia gravemente la filiera ittica regolare, mettendo in crisi i pescatori che operano nel rispetto della legge.

Guardia di Finanza: controlli rafforzati sulle coste

La Guardia di Finanza ha annunciato il rafforzamento delle attività di controllo, a terra e in mare, su tutto il territorio regionale. Le operazioni mirano a contrastare il bracconaggio ittico, proteggere l’economia marittima legale e salvaguardare la biodiversità delle coste calabresi.

L’intervento conferma l’azione costante della componente aeronavale del Corpo a tutela della sostenibilità ambientale e della salute dei consumatori, anche in chiave preventiva, per garantire la sicurezza alimentare e la legalità nel settore della pesca.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa