Lo sconcertante episodio in una scuola media di Perugia. Interviene la Procura dei minorenni.
Perugia – Un alunno di 12 anni è stato trovato in possesso di una pistola scacciacani, portata con sé tra i libri e il materiale scolastico all’interno dello zaino. E’ successo in una scuola media di Perugia, destando lo sgomento e la preoccupazione di insegnanti e genitori.
La scoperta è avvenuta nella mattinata di venerdì scorso, durante un controllo straordinario disposto dagli insegnanti dopo il furto di un cellulare ai danni di un membro del personale scolastico. Durante la verifica negli zaini, l’incredibile ritrovamento: un’arma dall’aspetto estremamente realistico, che tuttavia si è rivelata essere una scacciacani, ossia una pistola a salve non in grado di esplodere proiettili, ma capace di generare forti rumori simili a quelli di un’arma da fuoco vera.
La segnalazione alle autorità
Immediatamente dopo la scoperta, la scuola ha allertato le forze dell’ordine, che si sono recate sul posto per verificare la natura dell’arma e identificare il minore coinvolto. Il ragazzo è stato affidato ai genitori, mentre la Procura dei minorenni ha aperto un fascicolo per valutare eventuali provvedimenti educativi o di tutela.
La pistola scacciacani: non un’arma vera, ma resta alta la preoccupazione
Sebbene non si trattasse di un’arma vera e propria, la presenza di un oggetto del genere in un ambiente scolastico solleva interrogativi importanti sulla sicurezza nelle scuole e sul rapporto dei giovanissimi con la cultura delle armi. La pistola, infatti, riproduceva fedelmente un’arma vera, tanto da suscitare il panico tra chi ha assistito alla sua scoperta.
Il ruolo della scuola e la risposta educativa
L’istituto ha reagito con prontezza, sottolineando l’importanza della prevenzione e dell’educazione al rispetto delle regole. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, non si tratterebbe di un episodio isolato, ma parte di un fenomeno crescente che richiede attenzione da parte delle famiglie, delle istituzioni scolastiche e delle autorità giudiziarie.
L’intervento della Procura minorile si concentrerà ora sulla valutazione del contesto familiare e personale del minore, per capire le motivazioni che lo hanno portato a portare con sé un simile oggetto.