Cresciuti i ricoveri dell’800% rispetto al 2022 e 2023: hanno riguardato nella maggior parte dei casi lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi.
Padova – Un neonato di soli 24 giorni è morto, a causa della pertosse, nell’ospedale veneto a soli 24 giorni. Il piccolo era nato il 3 ottobre a Montebelluna, in provincia di Treviso e, dai primi giorni di vita, era cominciata la tosse preoccupante, provocata dal batterio, rivelatasi poi fatale. La Società italiana di pediatria sottolinea che in Italia, da gennaio a maggio, ci sono stati 110 casi di pertosse, con oltre 15 ricoveri in terapia intensiva di lattanti. Tre i neonati deceduti a causa della malattia infettiva altamente contagiosa causata dal batterio Bordetella pertussis che colpisce principalmente le vie respiratorie.
“Abbiamo assistito a un aumento dei ricoveri per pertosse dell’800% rispetto al 2022 e al 2023, che hanno riguardato nella maggior parte dei casi neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età”, aggiunge la Società italiana di pediatria a La Repubblica. “Il 95% delle madri di questi bambini non era vaccinata e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità di una vaccinazione prenatale”.
Il vaccino contro la pertosse viene somministrato dalle otto settimane di vita in poi. Per questo motivo i bambini più piccoli, non ancora vaccinati, sono a rischio. I pediatri raccomandano dunque alle donne in gravidanza di fare il vaccino. “Tra i neonati la mortalità è compresa tra l’1 e l’1,5%. Possiamo tutelare questa popolazione particolarmente vulnerabile attraverso l’immunizzazione della mamma durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, altamente sicura ed efficace nel proteggere i bambini”, dice la presidente della Sip Annamaria Staiano.