Perquisizioni a Varese contro i neonazisti di Do.Ra.: trovate armi e simboli nazifascisti

Blitz di Digos e ROS nella sede di Azzate e nelle abitazioni di dieci militanti: indagati per apologia del fascismo, propaganda razziale e minimizzazione della Shoah.

Varese – Un’operazione congiunta di Polizia di Stato e Carabinieri ha colpito questa mattina la Comunità Militante dei Dodici Raggi (Do.Ra.), gruppo di estrema destra con sede ad Azzate, in provincia di Varese. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese, agenti della Digos di Varese e Milano, supportati dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dai militari del ROS di Milano, hanno perquisito la sede del gruppo e le abitazioni di dieci militanti, tra cui il leader Alessandro Limido.

Le accuse ipotizzate includono apologia del fascismo, manifestazioni fasciste (Legge Scelba, 645/1952) e propaganda discriminatoria su base razziale (art. 604 bis c.p.), con particolare attenzione alla minimizzazione della Shoah e alla diffusione di contenuti nazifascisti online.

Le perquisizioni, avviate all’alba, hanno portato al sequestro di armi bianche (tirapugni, pugnali, mazze), bandiere e stendardi con simboli nazifascisti, come svastiche e fasci littori, oltre a pubblicazioni e materiali di propaganda di estrema destra. Ispezionato anche il canale Telegram di Do.Ra., attraverso il quale il gruppo ha diffuso video, immagini e messaggi inneggianti a fascismo e nazismo, con contenuti antisemiti e razzisti. Tra gli episodi al vaglio, spiccano un video celebrativo di Adolf Hitler pubblicato il 20 aprile, un invito per il Capodanno 2023 con quattro SS che brindano in un campo di concentramento e messaggi che esaltano la negazionista Ursula Haverbeck, definita un’eroina nella “battaglia contro la grande bugia” della Shoah.

La Procura sta indagando su cerimonie rievocative, come quelle al Sacrario del Monte San Martino, dove i militanti di Do.Ra. hanno piantato rune naziste e ostentato simboli del Terzo Reich, profanando un luogo simbolo della Resistenza. Questi atti, documentati sul sito e sui social del gruppo, sono stati denunciati da anni da associazioni come Anpi e dall’Osservatorio Democratico sulle Nuove Destre.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa