Pensionata uccisa sul Garda, il figlio confessa

Non è stato un ladro a uccidere Santina Delai, trovata morta nel suo appartamento ieri mattina, ma il figlio Mauro Pedrotti, esasperato dalla convivenza con l’anziana.

Brescia – Ha cercato di inscenare un furto nell’appartamento della madre per imputare l’omicidio dell’anziana ad un presunto ladro in cerca di denaro e gioielli , ma la recita è durata poche ore. Pressato dagli inquirenti e dalle evidenti incongruenze della messinscena, al termine di un interrogatorio fiume Mauro Pedrotti, 54 anni, ha confessato di aver ucciso la madre, Santina Delai, 78 anni, esasperato dalla convivenza con la donna.

Sposato e padre di una figlia di trent’anni, l’uomo è in carcere dall’alba per omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela. La madre era stata trovata senza vita ieri mattina, riversa nel corridoio di casa del suo appartamento in via Panoramica a Puegnago sul Garda, dalla nuora, spedita a controllare la salute della suocera dallo stesso Pedrotti, che sosteneva di averla chiamata al telefono senza che lei rispondesse.

In realtà l’uomo, unico figlio di Santina, che con la moglie vive a strettissimo contatto con la madre in una palazzina a fianco della villetta, dopo aver consumato il delitto aveva aperto alcuni cassetti della madre e messo casa sottosopra per simulare il passaggio dei ladri. Ai fratelli di Santina, accorsi sul posto, Pedrotti aveva fornito una versione che non ha mai convinto gli inquirenti, spiegando di aver visto la mamma già attiva attorno alle 5,30, di averci scambiato alcune parole, di averla salutata, di essersene andato al lavoro e, una volta giunto a destinazione, di averla chiamata al telefono come ogni mattina, ma a differenza di tutti gli altri giorni, di non aver ricevuto risposta.

L’assenza di segni di effrazione nell’abitazione della 78enne; l’inverosimiglianza dell’ipotesi di un furto all’alba commesso nell’unica abitazione con le luci accese della via e peraltro ai danni di una donna anziana, che viveva della sola pensione di reversibilità del marito e non disponeva di gioielli e denaro in quantità; e la testimonianza di un vicino di casa della 78enne, che ha detto di aver riferito a Pedrotti di aver sentito rumori sospetti provenire dalla casa di sua madre, ma anche di essere stato liquidato in fretta dall’uomo, con il passare delle ore hanno trasformato i dubbi degli inquirenti in certezze e messo all’angolo l’uomo che, 24 ore dopo aver stretto lo straccio intorno al collo della madre, non ha potuto fare altro che confessare: “Non ne potevo più – avrebbe spiegato l’uomo agli inquirenti -, vivere vicini era diventato impossibile”.

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