Indagine undercover della Polizia Postale coordinata dalla Procura di Torino: sequestrati dispositivi digitali, un uomo in manette per possesso di materiale pedopornografico.
Torino – Quindici uomini, di età compresa tra i 20 e i 60 anni, sono stati identificati e indagati per scambio di materiale pedopornografico a seguito di una complessa indagine condotta sotto copertura dalla Polizia Postale del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Piemonte e Valle d’Aosta, con il coordinamento della Procura Distrettuale di Torino e del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online.
L’attività investigativa, durata diversi mesi, è stata portata avanti infiltrandosi nelle chat di piattaforme di messaggistica istantanea dove avveniva lo scambio di contenuti illeciti. Un’azione delicata che ha permesso di identificare i membri della rete, tutti uomini residenti in diverse regioni italiane.
Pedopornografia, arrestato un uomo a Vicenza per possesso di ingente materiale
Durante le perquisizioni eseguite contemporaneamente in tutta Italia, un uomo residente in provincia di Vicenza è stato arrestato, trovato in possesso di un’ingente quantità di materiale pedopornografico, realizzato con lo sfruttamento sessuale di minori.
Le perquisizioni personali, locali e informatiche hanno riguardato dispositivi come smartphone, tablet, hard disk, account email e profili social, permettendo di raccogliere elementi probatori solidi e garantire al contempo l’integrità delle prove digitali.
Proseguono le indagini: analisi forense dei dispositivi sequestrati
I dispositivi informatici sequestrati sono ora al vaglio degli specialisti per le analisi forensi: lo scopo è ricostruire in modo dettagliato le condotte illecite degli indagati e verificare l’eventuale esistenza di una rete più ampia, con possibili ulteriori sviluppi investigativi.
L’operazione rappresenta un risultato importante nel contrasto alla criminalità digitale contro i minori, grazie all’elevata specializzazione della Polizia Postale e alla coordinazione tra le procure e i centri nazionali di contrasto.