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Peculato e truffa: divieto di dimora a Cefalù per Gianfranco Miccichè, spesa con auto blu

Provvedimento per lui e per l’autista e assistente parlamentare Maurizio Messina: all’ex leader di Fi in Sicilia sequestro di 24mila euro.

Palermo – Il deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Micciché ha ricevuto un divieto di dimora a Cefalù dal Gip palermitano. All’ex presidente dell’Ars sono stati anche sequestrati 24 mila euro. Nei confronti di Miccichè c’è un’indagine per peculato, truffa aggravata ai danni dell’Ars e false attestazioni sulla presenza in servizio di un dipendente pubblico. Anche il suo assistente parlamentare Maurizio Messina, autista del politico di Forza Italia, ha ricevuto il divieto di dimora a Monreale e Palermo. Nel luglio scorso era emersa un’indagine per peculato nei confronti di Miccichè per l’uso della sua auto per l’acquisto di cocaina. Il politico aveva prima negato e poi ammesso l’uso dello stupefacente.

L’esecuzione dell’ordinanza è avvenuta oggi per opera dei militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo, i quali hanno anche provveduto al sequestro preventivo di disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 24mila euro, ritenute profitto dei reati di peculato, truffa aggravata ai danni dell’Assemblea Regionale Siciliana e false attestazioni sulla presenza in servizio di dipendenti pubblici, a vario titolo contestati.

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