Pavia: Comune revoca il taser agli agenti di polizia locale, scatta la rivolta

Venti vigili pronti a lasciare: nel chiedere il trasferimento, esprimono una netta opposizione alla scelta dell’amministrazione Lissia.

Pavia – La decisione del comune di sospendere l’uso del taser ha fatto scattare la rivolta della polizia locale e spinto venti vigili a chiedere di andarsene. Una mossa che ha sollevato un vespaio di discussioni. La precedente amministrazione di centrodestra lo aveva introdotto come strumento di sicurezza, corredato da un corso di formazione per gli agenti. Tuttavia, la nuova giunta del sindaco Michele Lissia ha deciso di fare marcia indietro, causando una frattura evidente tra i vertici e gli agenti. Giovanni Latiano della Uil Fpl Pavia ha annunciato che i vigili hanno votato all’unanimità per richiedere il nulla osta per la mobilità dal Comune. Una richiesta che rappresenta una risposta forte alle recenti tensioni, amplificate dall’infruttuoso tentativo di conciliazione in Prefettura il giorno prima.

Gli agenti, nel chiedere il trasferimento, esprimono una chiara opposizione alla scelta dell’amministrazione Lissia. Latiano ha sottolineato che “l’uso del taser è considerato fondamentale per la sicurezza degli agenti, invitando il comune a riconsiderare la sua posizione”. Non solo i vigili hanno richiesto la mobilità, ma hanno anche deciso di bloccare il lavoro straordinario, lasciando intendere che nessun agente prolungherà il proprio turno per emergenze improvvise. La Uil Funzione pubblica di Pavia ha proclamato lo stato di agitazione del personale della polizia locale, dopo la scelta della giunta di centrosinistra che si è insediata da poche settimane di sospendere l’impiego dei taser.

L’autorizzazione all’utilizzo dell’arma a impulsi elettrici da parte dei vigili, a scopo difensivo, era stata decisa dalla precedente amministrazione di centrodestra. Era anche stato attivato un corso di formazione per l’utilizzo del taser, nel quale sono stati coinvolti 12 agenti. La nuova giunta ha bocciato questa scelta.    “Tramite una semplice e-mail – sottolinea Maurizio Poggi, segretario della Uil-Fpl – è stato comunicata al comandante del corpo di polizia locale la volontà di sospendere l’impiego del dispositivo, un intervento irrituale e anche privo di qualsiasi sussistenza giuridica”.  La Uil-Fpl ricorda che “con il taser si possono neutralizzare individui pericolosi senza ricorrere all’arma di ordinanza” e che “la polizia locale è diventata, a tutti gli effetti, una forza di polizia”.  

“Pavia – aggiunge il sindacato – è profondamente cambiata: da centro tranquillo, costellato, di tanto in tanto, da qualche rissa tra giovani goliardi, è diventata un centro urbano dove imperversano baby-gang e borseggiatori di ogni sorta e di ogni provenienza, spesso violenti e pericolosi”. Da qui la decisione di proclamare lo stato di agitazione, con la possibilità, se non si troverà una soluzione della vertenza, di promuovere ulteriori azioni. La guerra dei taser è appena cominciata.

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