Operazione interforze, che ha visto sul campo decine di agenti di Polizia, Carabinieri, Finanza e Locale ha rilevato numerose infrazioni. Due arresti e 13 denunce.
Roma – È scattata all’alba di questa mattina, questa volta alla Magliana, una nuova operazione di sicurezza interforze coordinata del dirigente dell’XI Distretto San Paolo. Con i riflettori puntati sugli insediamenti abusivi che insistono sull’alveo del fiume Tevere, agenti della Polizia di Stato, militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, insieme ad operatori della Polizia Locale e dell’A.M.A., hanno rivolto la loro attenzione alle aree segnalate per fenomeni di degrado e di occupazione abusiva. Un’attenzione particolare è stata rivolta all’ex edificio “Miralanza”, nelle cui adiacenze sono scattati due arresti.
Il primo intervento, in particolare, è nato da un ordinario controllo di polizia nei confronti di un trentasettenne di origini rumene. Gli accertamenti effettuati sul posto dagli agenti hanno permesso di risalire ad un ordine di carcerazione, da eseguire a suo carico, legato a violazioni della normativa sull’immigrazione clandestina. Il giovane, pertanto, è stato immediatamente trasferito presso il carcere di Rebibbia.
A finire in manette per secondo, invece, è stato un trentenne foggiano, notato dai poliziotti per il suo atteggiamento sospetto. Al seguito, in uno zaino che portava in spalla, portava 90 grammi di cocaina ed il kit per il frazionamento ed il confezionamento estemporaneo delle dosi, verosimilmente da destinare alla vendita diretta. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire altri 110 grammi della medesima sostanza stupefacente, insieme ad altro materiale per il dosaggio e l’imballaggio della droga custodito nella sua camera da letto. Per il giovane è scattato immediatamente l’arresto, poi convalidato nelle aule di piazzale Clodio, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il faro dell’attività è stato rivolto anche al ripristino del decoro delle aree segnalate dagli abitanti della zona. Tredici delle settanta persone identificate sono state denunciate all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva di terreni di proprietà dell’ A.N.A.S. . La società è stata già interessata per procedere al ripristino delle recinzioni e alla bonifica dell’area.
Grazie al supporto degli operatori dell’A.M.A. sono state rimosse masserizie, materiali di risulta ed ingombri abusivi. In parallelo, in un’ottica assistenziale, personale della Sala Operativa Sociale ha avviato un censimento dei soggetti in condizione di fragilità, proponendo soluzioni di accoglienza ed assistenza per i casi più critici.
L’operazione odierna, che segue quelle messe in campo nelle scorse settimane nel medesimo quadrante urbano, si inserisce in una più ampia strategia di presidio del territorio finalizzata al ripristino della legalità e alla riqualificazione delle aree urbane degradate, intervenendo con un approccio integrato sia sul fronte della sicurezza che su quello del decoro urbano e dell’assistenza sociale.