Manifestazioni con resse, assembramenti e mascherine sotto il naso quando non indossate affatto. Pappalardo ed i suoi sarebbero stati denunciati. Speriamo in analogo trattamento per chi ha infranto le regole.
Roma – Due parole due: predicano bene e razzolano male. E colpevolizzavano il generale Pappalardo per il comportamento blasfemo dei suoi scalmanati aficionados alle manifestazioni di piazza con palesi assembramenti e senza mascherine. Salvini, Meloni e Tajani hanno fatto peggio, altro non fosse per il numero nettamente superiore di persone che hanno partecipato alla scampagnata romana del “loro” 2 giugno. Se davvero è questa la ripartenza politica di chi non riesce a contenere l’entusiasmo o, meglio, il menefreghismo dei propri iscritti, meglio cambiare registro e mandare in pensione un centro destra ormai asfittico e scoglionato.
Quando penso a quella coppia di pensionati multata perché lei, a 79 anni, non indossava correttamente la mascherina mi vengono i nervi. Stessa cosa per quel ristoratore che per tre tavoli in più ha subito analoga contravvenzione e la chiusura del locale. Ma a questi signori che cosa dovrebbero fare? Chiacchiere perse, come si dice. Ognuno fa ciò che vuole, altro che leggi e regolamenti. La democrazia è ben altra cosa. Il rispetto delle regole non è appannaggio di chi grida e insulta. E la storiaccia si ripete.