Palermo: sul tavolo dei fratelli pusher la droga e 19 mila euro in contanti

Il blitz della polizia a Brancaccio: uno è stato arrestato, gli altri due denunciati. Trovate 58 dosi di crack, 12 di cocaina e 7 di hashish.

Palermo – A casa avevano crack, cocaina e hashish e quasi 19 mila euro in contanti probabilmente frutto dell’attività di spaccio. Protagonisti due fratelli di Brancaccio, uno dei quali arrestato dalla polizia (che ha poi denunciato gli altri due). Avevano messo su una centrale dello spaccio all’interno di un edificio in cui abitano i tre fratelli. Sono state trovate 58 dosi di crack (12,1 grammi), 12 dosi di cocaina (4,6 grammi), 7 dosi di hashish (5,1 grammi), nonché il materiale utilizzato per il confezionamento e la somma di denaro, costituita da banconote di vario taglio.

La polizia ha sequestrato l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente, smantellando la centrale dello spaccio installata nel cuore di Brancaccio. A conclusione delle perquisizioni si è proceduto all’arresto in flagranza di reato, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di uno dei fratelli ed alla denuncia a piede libero degli altri due. L’operazione è avvenuta con l’ausilio delle unità cinofile antidroga: gli agenti hanno fatto il blitz nell’edificio ubicato in una via del popoloso quartiere dopo aver appurato che in quel luogo vi era un continuo via vai di assuntori di droga, in contatto con il nucleo di congiunti, questi ultimi gravati da precedenti di polizia per reati specifici ed in questo caso sospettati di avere ripreso le precedenti attività delinquenziali.

I poliziotti hanno fatto accesso nell’immobile ed hanno proceduto a tre perquisizioni alla ricerca di droga: le attività si sono concluse con esito positivo. A conclusione uno dei fratelli è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione a fini di spaccio, di sostanza stupefacente, mentre i due congiunti sono stati deferiti in stato di libertà per lo stesso reato. Il provvedimento di arresto è stato convalidato, così come il sequestro della somma di denaro. Tutti e tre i congiunti rimangono, allo stato, indagati e sono in corso ulteriori indagini per risalire ai loro fornitori.

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