Palermo, nascosta tra gli alberi piantagione di marijuana: in manette 46enne

L’uomo, originario di Palermo, aveva creato una vera e propria catena di montaggio per la produzione e il confezionamento. Fino allo spaccio.

Palermo – Una grande piantagione di marijuana nascosta tra gli alberi di Altavilla Milicia, con tanto di villa dove c’era tutta l’attrezzatura necessaria al confezionamento della droga. Pronta per lo spaccio. I poliziotti del comando di Termini Imerese, hanno arrestato un uomo, V.F., di 46 anni e originario di Palermo, ritenuto responsabile di aver realizzato la piantagione in questione. Raccogliendo informazioni sul territorio, gli agenti hanno condotto un’attività investigativa incessante e articolata, riuscendo a individuare il luogo dell’illecita coltivazione.

Nel Comune di Altavilla Milicia, è stata scovata la piantagione di droga in un terreno impervio di difficile accesso, chiuso da un cancello con catena e lucchetto, la cui chiave è stata trovata in possesso dell’arrestato. La piantagione era abilmente mascherata da fitta vegetazione e consisteva in diverse centinaia di vasi con terriccio di coltura, molti dei quali con germogli già presenti, insieme a materiale per creare un effetto serra outdoor e per l’irrigazione. A qualche centinaio di metri, è stata inoltre individuata una villa all’interno di un residence, che, sottoposta a perquisizione, si è rivelata essere il luogo dove V.F. custodiva il materiale necessario per la cura delle piante di stupefacente e per la loro essiccazione.

Qui è stata trovata una notevole quantità di stupefacente, poco meno di un chilogrammo, insieme a vari strumenti e oggetti, tra cui specifici concimi e fertilizzanti, bilance di precisione, grinder e altro materiale necessario per la coltivazione e il confezionamento della droga. Lo stupefacente rinvenuto, la predisposizione di una vera e propria piantagione per la coltivazione di marijuana e la presenza di numerosi strumenti idonei al confezionamento hanno portato a escludere la detenzione per uso personale, suggerendo piuttosto la realizzazione di un’attività imprenditoriale finalizzata alla rivendita della sostanza sul mercato palermitano.

Di fronte a un quadro probatorio così pregnante, l’uomo ha ammesso spontaneamente le proprie responsabilità e, su disposizione della Procura della Repubblica di Termini Imerese, è stato immediatamente posto agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida. Al termine del giudizio di convalida da parte del gip del Tribunale di Termini Imerese, è stata disposta la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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