Il traffico di droga continua a essere una priorità per le autorità italiane, impegnate nella lotta contro la criminalità organizzata e nella tutela della sicurezza economica dei cittadini.
Palermo – I finanzieri del Comando Provinciale hanno sequestrato 3,2 kg di cocaina, occultata in un’autovettura sottoposta a controllo nei pressi dello svincolo autostradale di Buonfornello in direzione Palermo.
Nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio effettuati lungo le rotabili che conducono al capoluogo, una pattuglia del Nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Palermo sottoponeva a controllo un’autovettura e identificava il conducente, il quale, nel corso delle operazioni, si mostrava da subito particolarmente agitato e insofferente.
Pertanto, i militari operanti effettuavano una più approfondita attività di ispezione del mezzo, rinvenendo, grazie al fiuto del cane antidroga Elisir del Gruppo Pronto Impiego di Palermo, tre involucri di plastica trasparente sottovuoto, cosiddetti “panetti”, abilmente nascosti in un doppiofondo ricavato nel vano airbag del lato passeggero, accessibile attraverso una apertura meccanica, contenenti complessivamente 3,2 kg di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Lo stupefacente, qualora immesso sul mercato, avrebbe fruttato al dettaglio ricavi per oltre 250.000 euro.
Il corriere di nazionalità italiana è stato condotto presso la casa circondariale “Antonino Burrafato” di Termini Imerese, a disposizione della locale Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare in carcere.
Continua senza sosta l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dei traffici illeciti, per la tutela della sicurezza economico – finanziaria dei cittadini, mantenendo costantemente alta la guardia rispetto al fenomeno del traffico di stupefacenti, primaria fonte di finanziamento della locale criminalità organizzata.
Si evidenzia che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi probatori acquisiti in fase di indagine preliminare, pertanto, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza.