Padova: truffatore fermato sul treno, la refurtiva restituita al figlio dell’anziana vittima

Il 16enne aveva finto di essere un avvocato e chiesto alla donna soldi e gioielli per toglierle il figlio dai guai.

Padova – Un 16enne è stato fermato a bordo di un treno diretto a Napoli dalla Polizia ferroviaria di Roma, allertata dai poliziotti della Squadra mobile di Padova. Il ragazzo, solo poche ore prima, aveva truffato un’anziana donna di 84 anni a Padova.

Il giovane, durante la mattinata, si era presentato a casa della donna fingendo di essere un avvocato, dopo che questa era stata contattata telefonicamente da un fantomatico carabiniere che la invitava a consegnare soldi e gioielli per evitare il carcere al figlio, falsamente accusato di aver provocato un incidente.

L’anziana ha consegnato al truffatore tutti i suoi preziosi, circa 50mila euro, ma poi ha chiamato la Polizia. I poliziotti della Squadra mobile di Padova, conoscendo bene il modus operandi dei truffatori pendolari, hanno individuato il giovane grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza della stazione ferroviaria della città e hanno tempestivamente avvisato la polizia ferroviaria di Roma che lo ha bloccato sul treno di ritorno.

Il 16enne che aveva già precedenti per reati contro il patrimonio ed è stato denunciato per truffa.

Il figlio di una vittima di truffa a Padova a cui sono stati riconsegnati i gioielli. La refurtiva è stata interamente recuperata dagli agenti e restituita al figlio della vittima.

L’invito è prestare attenzione anche ai segnali precedenti alla messa a segno del colpo; infatti è stato constatato che i truffatori individuano le loro potenziali vittime attraverso l’elenco degli abbonati alle utenze fisse, queste ultime vengono contattate più volte già nelle settimane precedenti al tentativo di truffa vero e proprio, e con scuse varie carpiscono informazioni varie, come i nomi dei figli o dei nipoti, il lavoro che essi svolgono e tutto ciò che è utile per portare a termine il loro scopo.

La Polizia di Stato, oltre a mettere in campo un’attività di contrasto per questo tipo di reato, prosegue l’impegno nelle campagne di prevenzione affinché ci sia una maggiore consapevolezza delle tecniche più comunemente usate dai truffatori.

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