Dalla celebrazione delle signore etrusche alle ragazze che nel 1932 diedero vita al GFC, la prima squadra di calcio femminile italiana: tutti gli appuntamenti da non perdere.
Sabato 8 marzo 2025 i musei e i luoghi della cultura di Bologna e area metropolitana celebrano la Giornata internazionale della donna con una progettualità e una comunicazione per la prima volta condivise, con il coordinamento del Settore Musei Civici Bologna e della Città metropolitana di Bologna.
I diversi volti del mondo femminile nella società etrusca nella dimensione del sacro ma anche nei costumi della vita quotidiana. Messalina, moglie dell’imperatore Claudio e figura di grande rilievo nella Roma del I secolo d.C., di cui il poeta satirico Giovenale ha tramandato l’immagine di meretrix Augusta, ovvero prostituta imperiale.
Le donne coraggiose del Risorgimento che parteciparono al processo di costruzione dello Stato nazionale italiano e le donne partigiane che si unirono alla Resistenza per la liberazione dal Nazifascismo.
Figure emancipate come Brigida Fava Ghislieri, Gualberta Alaide Beccari, Lina Bianconcini Cavazza, Tommasina Guidi, Gilberta Gabrielli, Gualberta Alaide Beccari, Lina Bianconcini Cavazza, Tommasina Guidi e Gilberta Gabrielli che hanno voluto una nuova educazione e un nuovo ruolo della donna nella società attraverso l’istruzione, il lavoro e la partecipazione attiva alla sfera politica.
Monache pittrici, musiciste e letterate che si distinsero nella città felsinea per le loro idee e il loro talento, coltivati in monasteri non solo luoghi di ritiro e preghiera ma anche fucine di arte e di creatività.
Scienziate come Lucia Galeazzi, Marie-Anne Paulze e Hedy Lamar, nome d’arte di Hedwig Eva Naria Kiesler, che hanno contribuito all’evoluzione del sapere scientifico e in seguito allo sviluppo di tecnologie innovative nei campi dell’elettricità, della chimica e delle telecomunicazioni. Donne di ingegno che si sono distinte nelle arti visive, nella musica e nella letteratura dal Rinascimento ad oggi.
Le allieve, ragazze comuni, che, attraverso lo studio e la protezione di conservatori e collegi femminili sono stata accompagnate verso un percorso di emancipazione e di indipendenza economica.
Fernanda Wittgens, prima direttrice donna della Pinacoteca di Brera, pioniera e promotrice di una visione moderna del museo, in cui devono convivere la cultura estetica e il ruolo sociale.
Le ragazze che nel 1932 diedero vita al GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana che in breve raccolse intorno a sé decine di atlete, sfidando il regime e la mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista.
Sono solo alcune delle trame narrative sul complesso vissuto delle donne e su alcune straordinarie figure femminili che hanno generato un cambiamento, proposte tra le 50 iniziative – tra mostre, incontri, presentazioni di libri, visite guidate, aperture straordinarie, workshop e laboratori per ragazze e ragazzi, a cui si aggiungono gli ingressi gratuiti o ridotti per il pubblico femminile – diffuse in 15 Comuni del territorio metropolitano: Anzola dell’Emilia, Bologna, Budrio, Casalecchio di Reno, Dozza, Imola, Marzabotto, Minerbio, Monghidoro, Monte San Pietro, Porretta Terme, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Valsamoggia e Vergato.
Da ricordare, inoltre, il percorso tematico Libere e audaci. Le donne nella storia raccontate dai Musei Civici di Bologna fruibile in modo permanente sulla piattaforma Google Arts & Culture. Attività considerate comuni, come suonare, recitare e leggere, sono state per le donne conquista di grandi traguardi. Molte hanno tracciato con coraggio una strada di libertà, hanno contribuito al progresso sociale e, in alcune fasi storiche, a disegnare il mondo come lo conosciamo oggi. La story consente di scoprire le numerose figure femminili raccontate dalle collezioni civiche felsinee che rappresentano modelli di emancipazione.
Roma, 1612) 1611. Bronzo. Bologna, Museo Civico Archeologico, inv. 9048
Un programma ricco e variegato che mette in luce il talento femminile da differenti angolature e racconta i mutamenti del ruolo delle donne nella famiglia, nel mondo del lavoro e nella società in diverse epoche storiche, per sensibilizzare e riflettere sull’importanza culturale della Giornata dell’8 marzo.
Per rafforzare simbolicamente l’impegno per promuovere il pieno riconoscimento del ruolo della donna nella vita civile e sociale, contro ogni forma di discriminazione di genere, la programmazione per la Giornata internazionale della donna viene estesa al periodo dal 1 al 15 marzo 2025.
Il programma completo degli appuntamenti è disponibile al link www.cittametropolitana.bo.it/cultura/giornata_donna_2025.
Immagine in apertura: Maria Luisa Petroni (Modena, 1921 – Bologna, 1977) Senza titolo (Donna che cuce), 1948. Olio su tela, cm 70 x 90. Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Donazione Barducci, inv. F36068