L’uomo era stato colto in flagrante col bottino all’uscita dell’OVS di via Tuscolana: è ritenuto responsabile di altri blitz criminali nell’area sud della Capitale.
Roma – Per metter a segno i colpi usava il classico modus operandi del rapinatore. Dopo aver effettuato dei giri di perlustrazione dei negozi da colpire, si cambiava d’abito e poi entrava all’opera: minacciava i cassieri, si faceva consegnare il denaro e poi scappava a bordo di un’auto lasciata parcheggiata nelle vicinanze. Così il bandito ha compiuto otto rapine in due mesi: la prima il 6 maggio in un supermercato Lidl, l’ultima lo scorso 18 luglio all’Ovs di via Tuscolana. Nel mezzo altri sei colpi, in supermercati e negozi di Roma Sud, dell’area del Casilino e del Tuscolano.
E proprio l’ultima rapina, compiuta nel grande magazzino del noto marchio di abbigliamento, gli è stato “fatale” perché la Squadra Mobile, che lo teneva d’occhio da un po’. lo ha arrestato in flagranza di reato. L’uomo, 45 anni, è stato quindi arrestato. Nei giorni scorso la Polizia ha eseguito nei suoi confronti la misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
L’attività ha preso le mosse lo scorso 18 luglio, allorquando il 45enne, già attenzionato dagli uomini della Squadra Mobile, è stato arrestato in flagranza di reato. Nello specifico l’uomo era stato ripreso, nella tarda mattinata del 18, all’interno dell’Oviesse di via Tuscolana, da dove era uscito poco dopo senza acquistare nulla, probabilmente recatosi lì per effettuare un sopralluogo. Poche ore più tardi gli investigatori, durante un servizio di osservazione, hanno notato l’uomo parcheggiare la propria autovettura nelle vicinanze dell’esercizio commerciale, introdursi all’interno di uno stabile ed effettuare un cambio abiti, utile a travisarsi e a coprire i vistosi tatuaggi, per poi dirigersi a piedi verso l’OVS di via Tuscolana e uscirne, dopo aver effettuato una rapina eseguita minacciando le cassiere con un’arma (rivelatasi successivamente una replica priva del tappo rosso), con 2000 euro in contanti. A quel punto i poliziotti lo hanno bloccato e arrestato. Da questo momento in poi la prolungata e duratura attività investigativa della Squadra Mobile e del Commissariato Tuscolano, coordinati dalla Procura, ha permesso di attribuire all’uomo 6 rapine e 2 tentate rapine ai danni di diversi esercizi commerciali delle zone Casilino e Tuscolano.
Nell’occasione è stata evidenziata una serialità di azioni che sono apparse, con elevata probabilità, commesse dal medesimo autore, poiché caratterizzate da tratti comuni come l’analogo modus operandi. Nello specifico, dai primi accertamenti svolti e soprattutto dalle informazioni apprese dai testimoni, dalle analisi delle riprese di videosorveglianza, dal tracciamento dei tabulati telefonici, nonché dalla localizzazione satellitare dell’auto, sono emersi elementi tali da far ragionevolmente ritenere che l’autore delle rapine potesse essere la medesima persona.
In particolare: l’età del rapinatore; il modus operandi messo in atto dallo stesso (caratterizzato dal dirigersi verso le casse con un’arma in pugno, facendosi consegnare il denaro presente nei cassetti); gli stessi abiti indossati durante le rapine, costituiti da maglia e pantaloni lunghi nonostante la stagione estiva; una mascherina celeste e un cappellino con visiera per coprire il volto; i mezzi di locomozione utilizzati, che non sono stati mai rilevati, tanto da far presumere che lo stesso li lasciasse a distanza, avendo cura che non fossero ripresi da telecamere; ed infine l’arma utilizzata che è risultata essere sempre la stessa semiautomatica.
La Procura inquirente, con gli elementi di prova raccolti, ha chiesto al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare nei confronti dell’indagato. Il GIP ha accolto tale richiesta ed ha emesso a carico dell’uomo la misura cautelare della custodia in carcere.