Lo sfogo del sindacato su quanto accaduto nel carcere minorile piemontese: “Capo Dap si dimetta e Nordio faccia luce sulla vicenda”.
Torino – Una agente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere minorile piemontese ha dovuto, nonostante fosse incinta, “indossare cinturone e arma di ordinanza”, ed è stata “impiegata in compiti a diretto contatto con la popolazione detenuta”. La segnalazione arriva dal sindacato autonomo Osapp, che denuncia il mancato rispetto delle norme contenute nel decreto legislativo 151 del 2001 e “l’evidente
rischio per l’andamento della gravidanza”. Secondo il sindacato l’episodio “fa emergere la totale inadeguatezza ed impreparazione dei responsabili nei confronti del personale”.
“È sconcertante e scandaloso – dichiara Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp – che l’amministrazione abbia messo a serio rischio la salute della poliziotta non impartendo le necessarie direttive ed impiegandola in un servizio da cui avrebbe dovuto essere esentata. Come già più volte richiesto in passato, sollecitiamo le
dimissioni del capo del Dipartimento della giustizia minorile e chiediamo al sottosegretario Ostellari e al ministro Nordio di fare piena luce su questa penosa vicenda anche previo accertamento di quelle che riteniamo essere le sanzionabili e gravi responsabilità del caso”.