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Operazione Streaming: sgominata banda criminale multiramo

Le indagini dei carabinieri conducono all’arresto di una pericolosa banda criminale responsabile di atti di violenza e spaccio di droga.

Foggia – I carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, supportati in fase operativa anche dai militari dello squadrone eliportato cacciatori di “Puglia” e del Nucleo cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione, in San Severo, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari presso tribunale di Foggia, su proposta della locale procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini, nei confronti di 12 soggetti, 11 italiani ed un cittadino albanese. Cinque di questi sono stati destinatari della custodia in carcere, due della misura degli arresti domiciliari, tre dal divieto di dimora e due dall’obbligo di presentazione della P.G.

La complessa ed articolata indagine in questione, convenzionalmente denominata “STREAMING”, è nata dopo i violenti attentati dinamitardi del gennaio 2022 che, tra l’altro, colpirono alcuni esercizi commerciali di San Severo, provocando danni ingenti alle attività e soprattutto mettendo in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica. In relazione a tali gravi eventi delittuosi, come è noto, i carabinieri del Nucleo investigativo di Foggia, nel mese di luglio del 2022, arrestarono, a seguito di ordinanza emessa dal GIP del tribunale di Bari, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo, i due presunti esecutori materiali, un maggiorenne ed un minorenne, già condannati appunto in primo grado per tali esplosioni.

Noto criminale in semilibertà coinvolto nelle attività delittuose

Dalle risultanze investigative raccolte in tale ambito, gli investigatori dell’Arma, coordinati dalla procura della Repubblica di Foggia, fecero altri approfondimenti, individuando in questo modo, le progettualità delittuose di un noto soggetto, in quel periodo in regime di semilibertà con permesso a svolgere attività lavorative esterne, con alle spalle già diversi anni di detenzione carceraria, il quale – secondo gli elementi gravemente indiziari acquisiti tra gli indagati anche il padre del minore condannato in primo grado per alcune delle esplosioni provocate ai danni di attività commerciali di San Severo.

I reati contestati – a vario titolo – ai dodici cautelati sono lo spaccio aggravato e continuato di sostanze
stupefacenti
del tipo cocaina e hashish, l’estorsione di veicoli e mezzi commerciali ai danni di privati
ed aziende, la detenzione ed il porto illegale di armi da fuoco e munizioni, nonché la ricettazione di
mezzi di provenienza illecita e di un’arma clandestina.

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