Ben 15 container carichi di confezioni di pellet sono stati fermati e sequestrati. Tutti presentavano etichette mendaci circa la provenienza della merce nonché la composizione della stessa.
Genova – I militari del II Gruppo della Guardia di Finanza e i funzionari del Reparto Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sottoposto a sequestro, presso il porto della città ligure, 382 tonnellate di pellet proveniente da Turchia, Cina, Lettonia ed Egitto recante marchi di qualità contraffatti e informazioni fallaci circa l’origine e la composizione del prodotto.
L’operazione, denominata “Prometeo”, è scaturita dall’intensificazione dei controlli sulle merci in transito presso i bacini portuali di Genova-Sampierdarena e Genova-Pra’, specificamente orientati, anche alla luce del rincaro dei combustibili dovuto alla delicata situazione internazionale, all’individuazione e alla repressione di potenziali illeciti in materia di commercio di pellet. Le attività investigative hanno permesso quindi di selezionare un totale di 15 container contenenti decine di migliaia di confezioni di pellet, sulle quali erano stati apposti marchi di qualità risultati contraffatti nonché indicazioni fallaci circa l’origine della merce, falsamente presentata come proveniente da Paesi tradizionalmente produttori dei biocombustibili di migliore qualità.
Successivi accertamenti sulle caratteristiche chimico-fisiche del prodotto, a cura dei laboratori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno dimostrato inoltre come lo stesso fosse di qualità nettamente inferiore rispetto a quanto indicato sulle confezioni, con il rischio di inganno per i consumatori e conseguente profitto illecito per le società importatrici. Le attività si sono concluse con la denuncia alla locale Procura della Repubblica dei sei legali rappresentanti delle società importatrici, responsabili a vario titolo, fatta salva la presunzione di innocenza, dei reati di contraffazione e frode in commercio. L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza continuano l’azione repressiva alle frontiere volta al contrasto della contraffazione e del commercio di prodotti non genuini, a tutela dei cittadini e della loro fiducia in un mercato onesto, che garantisca i diritti dei consumatori e le opportunità di lavoro di chi rispetta le regole.