Operazione “piazze pulite” a Vicenza: due arresti e una denuncia

I carabinieri svelano un traffico di droga gestito da spacciatori tunisini e scoprono appartamenti utilizzati per lo spaccio.

Vicenza – Le investigazioni, scaturite dall’attività di controllo coordinato del territorio, ha permesso di ricostruire l’operatività di alcuni spacciatori tunisini, dediti alla vendita, prevalentemente di hashish e cocaina, nelle vie limitrofe alla Cittadella degli Studi ed in centro città. Grazie alle attività di osservazione, controllo e pedinamento, nonché al ricorso alle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale collegato in rete anche con la Sala operativa delle Fiamme gialle, i finanzieri e gli agenti di P.L. hanno localizzato tre appartamenti, due in viale Trento ed il terzo in via Mora, abitati da magrebini imparentati tra loro, dove ricorreva un continuo via vai di persone, prevalentemente italiane, che sostavano all’interno per pochi minuti o si accompagnavano brevemente a piedi con gli indagati.

La droga e i contanti sequestrati

Gli spacciatori erano anche soliti muoversi nei pressi della Cittadella degli Studi di via Baden Powel alla ricerca di clienti tra i numerosi studenti che frequentano i locali istituti superiori. Al fine di dare riscontro all’emergenze investigative, all’esito di mirati servizi di osservazione e pedinamento, è scattato il blitz con l’esecuzione di tre perquisizioni presso gli appartamenti nella disponibilità degli indagati, rispettivamente di 26, 28 e 31 anni, presso i quali sono stati rinvenuti e sequestrati, in parte occultati in mezzo a dei vestiti, in parte riposti su alcuni ripiani accanto a materiale da confezionamento e da taglio (bilancini di precisione, pellicola e bustine di cellophane) quasi 500 grammi tra hashish e cocaina – equivalenti ad oltre 750 dosi di hashish e 150 di “coca” – 10.100,00 euro in contanti oltre a 14 smartphone. Alla luce degli elementi di prova raccolti, due tunisini sono stati deferiti, in stato di arresto, alla locale Procura della Repubblica presso il tribunale di Vicenza che ha disposto di associarli alla casa Circondariale di San Pio X, mentre il terzo (il più giovane) è stato denunciato a piede libero.

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