In vista del G7, intensificati controlli della Gdf sui trasporti petroliferi. Scoperto un sistema fraudolento con danni oltre i 150mila euro.
Barletta – I finanzieri intensificano i controlli economici del territorio in occasione dell’imminente vertice dei capi di Stato e di Governo (G7): due i mezzi adibiti al trasporto di prodotti petroliferi finiti nel mirino. Da un preliminare riscontro effettuato all’uscita del varco doganale del porto della città pugliese, tra il prodotto petrolifero contenuto nelle cisterne dei mezzi e la documentazione fiscale in possesso ed esibita dagli autisti incaricati del trasporto, è emerso il sospetto che il quantitativo di gasolio trasportato fosse superiore rispetto a quello indicato nei documenti (E-Das). Oltre 55mila litri di gasolio sequestrato, con un danno economico stimato in oltre 100mila euro per il furto e più di 50mila euro per il mancato pagamento di accise e IVA.
La competenza tecnica dei militari, oltre ai poteri demandati dalla stringente normativa nello specifico settore di contrasto alle frodi in materia di accise, hanno consentito di approfondire le indagini. I finanzieri hanno scortato i mezzi e gli autisti all’interno del deposito fiscale di proprietà della “Italiana Petroli SpA” dove era stato precedentemente caricato il gasolio e, mediante l’utilizzo degli stessi strumenti di misurazione con i quali era stato effettuato il carico, in contraddittorio con gli autisti, è stata nuovamente effettuata la pesatura dei due automezzi. Una operazione che ha confermato i sospetti avanzati ed accertare la presenza di un quantitativo di gasolio superiore rispetto a quello indicato sui documenti fiscali.
L’attività d’indagine ha disvelato un particolare sistema fraudolento alla base dell’illecito commercio dell'”oro nero”; nello specifico, il gasolio trasportato “in eccedenza” era stato caricato mediante alterazione dei sistemi di misurazione utilizzati per la pesatura degli automezzi destinati a questo particolare e delicato trasporto, attraverso l’elusione dei presidi di controllo posti all’interno al deposito fiscale di Barletta, per mezzo dei quali i responsabili riuscivano a rifornire le autocisterne illecitamente.
Al termine dell’attività, i militari hanno sottoposto a sequestro un autoarticolato (motrice e rimorchio isotermico) ed un’autobotte utilizzati per il furto e il contrabbando unitamente al carburante trasportato, oltre 55mila litri di gasolio agricolo e per autotrazione, sottratti alla “Italiana Petroli SpA”, con un danno superiore a 100mila euro. L’attività criminosa, resa possibile mediante la complicità di un dipendente infedele e di due autotrasportatori ha permesso di sottrarre il prodotto energetico anche al pagamento delle accise e dell’IVA per un ammontare superiore a 50mila euro. Sono tuttora in corso accertamenti per individuare il luogo di stoccaggio e ricostruire il giro d’affari dell’attività illecita, essendovi fondati motivi di ritenere che l’accaduto non rappresenta un episodio sporadico, ma verosimilmente una consolidata attività criminale.