L’uomo è accusato di aver esploso il colpo fatale durante la sparatoria al campo sinti. La tragedia scaturita da una faida familiare per un matrimonio rifiutato.
Desenzano del Garda – Roberto Held, cittadino italiano di 49 anni, si è presentato spontaneamente ai carabinieri di Brescia ed è stato immediatamente fermato e condotto in carcere. L’uomo è il principale indiziato per l’omicidio di Dolores Dori, la donna di 44 anni uccisa lo scorso 2 ottobre durante una violenta sparatoria nel campo sinti di Lonato del Garda.
La vicenda ha origine da una complessa disputa familiare legata alle tradizioni della comunità sinti. La figlia di Dolores Dori, residente in un campo nel veneziano, si era opposta a un matrimonio combinato e aveva abbandonato la famiglia per raggiungere il compagno ventenne nel campo di Lonato del Garda. Questa scelta aveva scatenato la reazione della madre, determinata a riportare indietro la ragazza seguendo rigidi codici d’onore.
La ricostruzione degli investigatori, supportata da un video rinvenuto nel telefono del figlio sedicenne della vittima, ha rivelato una dinamica inquietante. Dolores Dori, accompagnata dalla madre e dal figlio minorenne, aveva raggiunto il campo in retromarcia, sfondando il cancello d’ingresso. Le due donne avevano quindi iniziato a sparare in modo indiscriminato verso le abitazioni.
I residenti del campo hanno reagito all’aggressione rispondendo al fuoco. Tre proiettili hanno colpito la quarantaquattrenne, ferendola gravemente. Il marito, che seguiva l’azione con un altro veicolo, l’ha trasportata d’urgenza davanti all’ospedale di Desenzano, ma nonostante l’intervento chirurgico immediato, la donna è deceduta.
Le indagini hanno portato all’emissione di due fermi per tentato omicidio nei confronti della madre e del figlio minore di Dolores Dori. Entrambi sono accusati di tentato omicidio pluriaggravato, con le aggravanti della premeditazione e dell’uso di armi, oltre che di detenzione illegale e porto abusivo di armi da fuoco.
La costituzione di Held rappresenta una svolta importante nell’inchiesta. L’uomo, consuocero della vittima e residente nel campo di Lonato, è ritenuto l’autore materiale dello sparo mortale che ha posto fine alla vita di Dolores Dori, conclusione drammatica di una faida che affonda le radici nelle tradizioni e nei conflitti interni alla comunità sinti.