L’esame “per escludere che sia di Fandaj”. Trovata una foto che ritrae la giovane madre e il figlio di 4 anni insieme al kosovaro: potrebbe contribuire a chiarire il movente del delitto.
Treviso – Si svolgerà domani, venerdì 22 dicembre l’autopsia sul corpo di Vanessa Ballan, la 27enne uccisa a coltellate nel Trevigiano, e sarà un esame doppio perché verrà eseguito anche sul feto che la giovane portava in grembo. La Procura di Treviso ha nominato due consulenti tecnici per quella che sarà una consulenza collegiale. “Serve per dissipare i dubbi che possa essere figlio dell’indagato”, specifica il procuratore Marco Martani. “E’ un particolare che nell’indagine ha la sua importanza e sarà chiarito”.
Intanto c’è un nuovo particolare che potrebbe aiutare a chiarire il movente del brutale omicidio, consumatosi martedì a Riese Pio X e di cui è accusato il 41enne kosovaro Bujar Fandaj, arrestato poche ore dopo il delitto. I carabinieri guidati dal colonnello Marco Turrini sotto la direzione del pm Michele Permunian hanno trovato una foto scattata in casa di Vanessa in cui sono presenti lei, il figlio di 4 anni e Fandaj, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio pluriaggravato.
La foto sembra confermare quello che sta emergendo dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti, e cioè che l’uomo non si accontentasse di una semplice relazione con la giovane madre, ma volesse di più senza riuscire ad ottenerlo. Fandaj perseguitava Vanessa recandosi di continuo all’Eurospin di Riese, dove lei lavorava come cassiera, anche quattro o cinque volte al giorno. In un’occasione l’ha spinta e minacciata di morte, mentre un’altra volta l’ha insultata lanciandole addosso una monetina. Di recente l’uomo aveva fatto irruzione in casa, scavalcando il cancello: troppo per Vanessa, che nel mese di ottobre aveva raccontato tutto al compagno Nicola Scapinello, insieme al quale aveva sporto denuncia.